È Anna Burns la vincitrice del Man Booker Prize 2018, con il romanzo “Milkman”.
Nato nel 1969, il Man Booker Prize è il premio letterario più ambito nel Regno Unito dagli scrittori e viene assegnato dopo l’esame dei migliori testi prodotti originariamente in lingua inglese.
La giuria del premio è composta da 5 giudici selezionati tra scrittori, professori e critici letterari, che esaminano le proposte pervenute e le valutano. Quest’anno sono stati ben 170 gli scritti analizzati e di questi 6 sono stati i finalisti, su cui ha trionfato Anna Burns.
La scrittrice sembra aver incantato la giuria con la sua proposta che sembra esser stata particolarmente colpita dal linguaggio.
La cerimonia di consegna si è tenuta il 16 ottobre sera a Londra. Per la prima volta nella storia del premio è una scrittrice del Nord Irlanda a vincere, evento mai accaduto, dal momento che in questa zona i vincitori sono sempre stati uomini. La Burns oltre alla targa riceverà anche un premio in denaro di 50 mila sterline, che equivalgono a 57 mila euro.
Il libro "Milkman" sarà tradotto in Italia da Keller Editore ed è il 4° libro pubblicato dalla scrittrice. Si tratta di un romanzo di formazione ambientato nell’Irlanda del Nord degli anni Settanta durante il periodo dei “Troubles”. La storia è raccontata in prima persona da una giovane di 18 anni che inizia una storia d’amore con un uomo sposato, Milkman, legato ai gruppi paramilitari.
La giuria del premio ha sottolineato la "voce peculiare e credibile della divertente, resiliente, furba e schietta protagonista, che narra la storia in prima persona". Kwame Anthony Appiah, presidente della giuria di quest’anno, ha tenuto a precisare che: "nessuno di noi ha mai letto una cosa simile" e ha messo in luce come il linguaggio sia una delle caratteristiche più importanti di questo volume.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Man Booker Prize 2018: la scrittrice Anna Burns vince con “Milkman”
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