La saga di Blackwater, portata in Italia il 17 gennaio 2023 da Neri Pozza nella collana BEAT, ha scatenato una vera e propria febbre tra i lettori che hanno divorato un libro dopo l’altro e, a lettura conclusa, si sono detti pronti persino a ricominciare daccapo. L’opera di culto di Michael McDowell è stata riscoperta a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione e ha creato un vero e proprio caso editoriale.
Qual è il segreto della saga Blackwater che è riuscita a sopravvivere al trascorrere del tempo e pure alla morte del suo stesso autore? È stata pubblicata negli anni Ottanta, ma non è invecchiata di un solo giorno, anzi, è il prodotto più contemporaneo apparso sul mercato editoriale negli ultimi tempi.
Scopriamo la travagliata storia editoriale di Blackwater e la biografia del suo autore, Michael McDowell, scomparso a soli quarantanove anni il 27 dicembre 1999.
“Blackwater”: la travagliata storia editoriale della saga di culto
Link affiliato
I lettori italiani hanno scoperto il mondo di Blackwater il 17 gennaio 2023 con la pubblicazione del primo volume della saga, intitolato La piena, edito dalla casa editrice Neri Pozza nelle luccicanti copertine della collana “BEAT” realizzate dall’illustratore spagnolo Pedro Oyarbide. Sono seguiti, pubblicati sempre a due settimane di distanza l’uno dall’altro, gli altri sei volumi della serie, obbedendo alla volontà seriale primaria dell’autore, Michael McDowell, che sognava di pubblicare Blackwater in sei volumi e non un libro unico come invece accadde. L’avventura editoriale italiana di Blackwater è iniziata nel gennaio 2023 con la pubblicazione de La piena ed è proseguita a cadenza quindicinale sino al 28 marzo con la pubblicazione de La pioggia. Ma cosa accadde originariamente ai libri di McDowell? Perché il successo è esploso a quarant’anni di distanza dalla prima edizione?
La saga venne pubblicata dopo la scomparsa di McDowell, morto di Aids nel 1999. Secondo le ultime volontà dell’autore, Blackwater sarebbe dovuta essere pubblicata in sei volumi, con tirature importanti; ma il suo desiderio non fu rispettato e la saga uscì in un unico libro riscuotendo poco successo, per poi essere pubblicata solo più tardi ripartita in più libri in edizione economica. La rinascita dell’opera di McDowell si ebbe nel 2022 grazie alla fortunata edizione francese: in Francia Blackwater venne pubblicata in sei volumi e divenne un’opera di culto. Lo stesso fenomeno si è ripetuto, esattamente un anno dopo, in Italia.
Qual è il segreto della saga di McDowell? Sicuramente l’impianto seriale - era nata infatti per essere pubblicata in formato paperback, tascabile - e la sua accessibilità a una grande pubblico di lettori di tutte le età. Ma non solo, anche la commistione di stili è un’altra cifra vincente dell’opera: l’autore intreccia la saga familiare al mistero con un’appassionante nota di horror gotico che mantiene sempre viva la suspense del lettore sino al capitolo finale. La saga di Blackwater è intessuta di una tensione costante che si nutre delle paure del nostro quotidiano, ma anche di conflitti razziali, sociali e culturali che fanno ancora parte della nostra epoca.
Tutto ruota attorno a una famiglia di taglialegna, i Caskey, che vive a Perdido, in Alabama. L’incipit, La piena, fa riferimento a un’alluvione che sommerge la cittadina: dalle acque emergerà una donna dai capelli color rame, Elinor Dammert, destinata a portare scompiglio. La bella Elinor, salvata dalle acque, sposerà il giovane Oscar Caskey, nonostante la madre di lui - Mary Love - si opponga all’unione. L’arrivo di Elinor nella famiglia Caskey darà inizio a una rivoluzione, gli avvenimenti che seguiranno sconvolgeranno la vita di tutti per generazioni.
Chi era Michael McDowell?
Michael McDowell per tutta la sua vita fu noto soprattutto come sceneggiatore. Era lui la mente dietro film divenuti di culto come Beetlejuice e Nightmare Before Christmas. Era nato a Enterprise, in Alabama, il 1º giugno 1950 e si era laureato in Letteratura inglese ad Harvard.
Iniziò la sua carriera negli anni Ottanta lavorando alla sceneggiatura di Tales from the Crypt (I racconti della cripta, Ndr), la serie basata sul fumetto di William Gaines e Al Feldstein, per la quale scrisse undici episodi. Passò dunque al cinema, iniziando una collaborazione con il regista Tim Burton, divenuto suo grande amico. Fu proprio McDowell a proporre l’adattamento cinematografico di una poesia di Burton intitolata A Nightmare before Christmas.
Pare che Michael McDowell fosse affascinato dalla morte, tanto da dedicare a quest’ultima la sua tesi di dottorato alla Brandeis University, intitolata American Attitudes Toward Death, 1825–1865. Lo stesso macabro interesse per i riti funerari si riflette nella saga di Blackwater e anche in altri suoi romanzi come The Amulet (1979) (il settimo romanzo scritto dall’autore, ma il primo a essere pubblicato, Ndr), Gilded Needles (1980), Cold Moon Over Babylon (1980) e The Elementals (1981), tutti inediti in italiano. Fu un narratore eclettico, che seppe spaziare dal genere fantasy al gotico al giallo, scrivendo spesso sotto pseudonimo come Nathan Aldyne, Axel Young, Mike McCray e Preston McAdam.
Link affiliato
Negli ultimi anni della sua vita si trasferì in Massachussets insieme al compagno, il professore e drammaturgo Laurence Senelick, e insegnò sceneggiatura alla Tufts University e alla Boston University. Malato di Aids, si dedicò con tutto sé stesso alla lotta a favore dei diritti civili. Morì il 27 dicembre 1999, a soli quarantanove anni, lasciando un romanzo incompiuto dal titolo Candles Burning che fu poi concluso da Thabita King, moglie del noto Stephen. Il libro fu edito in italiano nel 2010 da Sperling & Kupfer con il titolo Come candele che bruciano.
Fu proprio Stephen King, grande ammiratore e amico di Michael McDowell, a definire l’autore di Blackwater:
Il miglior scrittore di romanzi tascabili degli Stati Uniti
Il tempo gli ha dato ragione, allargando il primato di McDowell all’Europa dove la sua saga horror gotica è diventata un’opera di culto, destinata a lasciare un segno duraturo. Chi ancora non l’ha letta può ritenersi fortunato, perché ha ancora il piacere di scoprirla per la prima volta e di entrare nel mondo di Perdido, in Alabama, dove nulla è come sembra.
Recensione del libro
Blackwater I. La piena
di Michael McDowell
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Michael McDowell e il segreto della saga “Blackwater”
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Curiosità per amanti dei libri Neri Pozza Horror e Gotico Michael McDowell
Lascia il tuo commento