Nelle scarpe dello scrittore di Roberto Gassi

Roberto Gassi, dopo aver pubblicato i romanzi La mosca bianca, L’uomo con la testa di scarabeo e con il prossimo in uscita La foresta delle farfalle monarca, si cimenta ora con un testo un po’ inusuale, il racconto lungo, intitolandolo Nelle scarpe dello scrittore (Delos Digital, 2020).
Un titolo che è già tutto un programma: cosa si cela nelle scarpe dello scrittore? Sicuramente la letteratura e l’amore per i libri in genere. Questi ultimi sono tratti in comune tra Joan Druiij e l’io narrante, lo Scrittore italiano. Chi è Joan il pesatore? Lui, infatti, pesa le anime,

“non tergiversava, non sproloquiava, ti serviva le risposte come i piatti dei grandi chef: equilibrate nei sapori, in porzioni misurate e di gradevole aspetto.”

E la pesatura dell’anima dello Scrittore italiano cosa comunica?

“Hai l’anima leggera, ma l’ossatura robusta”.

Una sera i due assistono, impotenti, a una tragedia: una Mercedes scura uccide sul colpo una giovane ragazza Ana Oprea. Lo Scrittore sviene e Joan lo soccorre. L’indomani decidono di partire per un giro turistico con le rispettive compagne per dimenticare la gravità dell’accaduto. La meta da visitare è la regione di Hunedoara. Immediatamente si rendono, però, conto di essere seguiti da uno strano e ambiguo “uomo col berretto nero.” Cosa vuole da loro? E Joan cosa nasconde, in realtà? Si apre così un’affascinante caccia al mistero, destinata a colpire il lettore più smaliziato.

Nelle scarpe dello scrittore è un racconto lungo dai contenuti variegati che coniuga il giallo con l’amore per i libri e la lettura. Attraverso una prosa fresca e adrenalinica, Roberto Gassi costruisce, con meticolosità e particolare cura, una trama che colpisce ed emoziona il lettore più scaltro. L’io narrante, denominato Scrittore italiano, pone inoltre quesiti intrinsechi assai ammalianti. Chi è veramente? Potrebbe essere l’autore stesso? O uno qualunque dei tanti scrittori odierni? Alla lettura il responso illuminante. O no?