Nina. Vicolo Storto Concordia, 10 di Adelia Battista

Nina. Vico Storto Concordia 10 è il nuovo romanzo della giornalista Adelia Battista (Libreria Dante & Descartes, 2021), attivista per i diritti femminili, concepito a partire da un atto della questura partenopea del 15 luglio 1955 rinvenuto all’Archivio di Stato di Napoli tra i documenti del Tribunale dei Minori, finiti sotto le macerie dell’Albergo dei Poveri durante il terremoto dell’80.

Il racconto entra nella storia ricostruita di Nina, una ragazza sofferente, chiusa in sé stessa, mutacica ma con una voce per il canto. Ha avuto una vita difficile di violenze da parte del padre violento, asociale che si è relazionato principalmente secondo e cattivo. La madre, impotente vittima del proprio illuso amore per quell’uomo, non è riuscita a proteggerla. Ci proverà la nonna materna a salvarla dal suo destino offrendole una possibilità di una vita nuova che, però, per Nina è ancora inconcepibile.

“Aveva scelto un angolo della cucina e se ne stava spesso seduta lì, dietro al balconcino, a non far niente. Aspettava, quasi senza rendersene conto, che il peso che gravava sul suo cuore passasse”.

La sua storia si svolge in un corollario di miseria umana che ricorda I miserabili di Victor Hugo e i tanti romanzi di molti autori partenopei dedicati alla gente comune di Napoli. Una storia che interpella e che ha trovato la risposta dei lettori tanto da esaurirne le copie in meno di un mese. Prevista la ristampa, come pure un seguito.

Adelia Battista è nata ad Avellino, ha studiato a Napoli e a Roma, dove lavora e vive. Insieme ad altre giornaliste ha fondato l’Agenzia di stampa "DWpress – Il notiziario delle donne". Oltre a scrittrice è giornalista e critica letteraria, con particolare vocazione per la narrativa per ragazzi.