Nino e nina di Bruno Tognolini

“Tutto l’anno” è il sottotitolo di “Nino e Nina” (Fatatrac, 2017, illustrazioni di Paolo Domeniconi) di Bruno Tognolini, che narra lo scorrere delle stagioni attraverso la vita dei piccoli amici Nino e Nina.

“Dice Nina: ora è Gennaio!”

e Nino le risponde

“Sono un ghiacciaio!”.

È il primo mese dell’anno nuovo e i due ragazzini, malgrado il forte vento e il freddo, si trovano fuori a correre e a giocare. A forza di muoversi Nino, dai capelli castani, e Nina, dai capelli rosso ramati, si sono scaldati e la ragazzina si può togliere sciarpa e cuffia.

“Ghiaccio che squaglia, vento che soffia. Le mamme preoccupate dicono loro «Ma siete matti, che cosa fate? Rivestitevi immediatamente!». Di conseguenza il gioco finisce, il freddo si sente e la sciarpa torna a coprire il grazioso viso di Nina. Il sole al tramonto è un soldo d’argento e presto scende la sera mentre Nino dice: «Che freddo che sento!».

È arrivata la primavera e l’aria è profumata dai fiori che stanno sbocciando, basta aprire le finestre e accogliere il piacevole tepore. La stessa Nina, affacciata dalla finestra della cucina, invita tutti a fare come lei.

“Aprile! Aprile! Aprile! Aprite la finestra! Ormai è primavera! L’ha detto la maestra!”.

L’esortazione è rivolta ai passanti con il giornale sotto il braccio, al bassotto che sta abbaiando festoso, agli uccelli che si trovano sui rami e al bus numero ventotto che passa sotto casa. Soltanto Nino, in giornata con la luna storta le risponde: “Che cosa gridi, sciocca! Ma chiudi quella bocca!”.

“Ecco che arriva giugno, si può stare in balcone, profumo di basilico e bel sole arancione!”.

I due amichetti, vestiti in bermuda e maglietta a girocollo, si trovano sul terrazzino a giocare: Nino si diverte ad aggiustare le cose e Nina veste la sua bambola. Il ragazzino, con una pinza giocattolo, un martellino nero le forbici di plastica e un cacciavite vero

“Osserva tutto intorno, esplora sopra e sotto in cerca di qualcosa che si è rotto”.

Un gatto li osserva con curiosità. A mezzogiorno e mezzo i giochi si devono interrompere, perché si deve salire in tavola.

“Settembre, andiamo via, finita la vacanza ritorno a casa mia sono nella mia stanza”.

La scuola sta per ricominciare ma la mente è ancora nei luoghi di villeggiatura che racchiudono tanti ricordi. Settembre è un mese strano, di transizione.

“È come un aeroplano che passa piano piano”.

Nino fa un videogioco e Nina sfoglia svogliatamente un libro, ognuno nella propria stanza. I ragazzini si cercano al telefono per vedersi subito dopo.

Un albo suggestivo che parla dello scorrere del tempo visto con gli occhi di due irresistibili protagonisti, abituali compagni di giochi, che riescono a cogliere la bellezza in ogni mese. Dodici mesi, un anno della loro esistenza, fatta di giochi, corse all’aperto e dello scoprire il mondo e la natura che li circonda. Le splendide e luminose illustrazioni fanno da cornice alle tante attività dei due indivisibili amici che, data la loro tenera età, non temono gli anni che fuggono via.

“Ciao Anno Scorso, ciao Nina e Nino qui vi saluta lo scrittore Bruno, perché Anni Nuovi vengono e vanno mentre i bambini crescono e stanno”.