Rime del fare e non fare di Bruno Tognolini

“Rime del fare e non fare” (Gallucci 2018) di Bruno Tognolini è una nuova edizione della raccolta in rima di sessanta filastrocche, illustrate da Giuliano Ferri, che l’autore sardo ha scritto per il programma “La Melevisione”. Il primo capitolo contiene “Le filastrocche per fare le cose”.

Filastrocca per cominciare il giorno. Che giorno è oggi, Milo, lo sai? Venti ventaio, trenta febbraio Ieri è finito nel nero del buio Poi da quel nero è uscito domani Diventa oggi nelle mie mani.

È la prima filastrocca che dà l’inizio al musicale volume che spiega che sta a noi impiegare in modo proficuo ogni giorno che nasce.

Filastrocca per pulire le scarpe vecchie. Scarpe che molto avete viaggiato Sporche di fango, sporche di prato Sporche di fiumi, sporche di mare Scarpe che ancora dovete viaggiare Tornate nuove, lucenti, pulite Tornate in strada, correte in tondo Tornate a casa ma poi ripartite Perché c’è ancora tantissimo mondo.

Le nostre scarpe, come la nostra memoria, conservano le tracce del nostro cammino e ogni tanto hanno bisogno di essere pulite. Una volta tornate nuove sono come noi desiderose di ripartire verso universi sconosciuti.

Filastrocca per fare le torte. Fiamma di fulmine e fuoco d’inferno Caldo d’incendio e rosso vulcano Cuoci la torta, bocca di forno Cuocila bene, cuocila piano Brucia l’invidia e scotta le dita Cuoci una torta squisita!

Una gustosa torta si sta cuocendo nel forno mentre ogni tanto noi golosoni sbirciamo attraverso il vetro che la cottura proceda bene. Il secondo capitolo racchiude le “Filastrocche di atti e sentimenti”.

Filastrocca del vero amico. Lo sai cosa vuol dire essere amici? Vuol dire che non mi tradisci mai Che io ci credo, a tutto ciò che dici Che io mi fido, di quello che fai Vuol dire fare insieme tanta strada Vuol dire che qualunque cosa accada Io da te non m’aspetto nessun male È questo, amico mio: mai nessun male.

Il vero amico è colui che non ti volta le spalle e ti sta accanto senza condizioni.

Filastrocca voglio voglio. Ecco i papaveri – voglio le viole Ecco una lampada – io voglio il sole Ecco una mano – io voglio il braccio Amico caro, sai cosa faccio? Non ti do niente. Pensaci su Ora che cosa mi chiedi di più? A tutte le età il segreto per vivere sereni è sapersi accontentare di quello che si possiede.

Il poetico albo, arricchito dai teneri e colorati disegni di Giuliano Ferri, grazie all’abile uso della rima intende insegnare con semplicità che gli atti pratici e i sentimenti non sono complicati da gestire. “L’arte di scrivere per bambini è misteriosa e va provata e riprovata. L’dea è quella dell’imbuto tutto va commisurato alle piccole orecchie e mani dei bambini senza mai rinunciare alla complessità del mondo”, ha dichiarato Tognolini, il quale, con la sua prosa, conosce perfettamente la strada per arrivare al cuore dei più piccoli. “Ci son certe cose che è bello aspettare Il tuo compleanno, l’estate, Natale L’attesa che resta, il tempo che manca Ha un gusto prezioso di pagina bianca E quando poi vengono, e poi se ne vanno Ti resta una bella vigilia di un anno”.