Non chiedermi di amarti di Megan Maxwell

In Non chiedermi di amarti (Tre60 edizioni, traduzione di Alejandra Felicity Rubinu) la scrittrice Megan Maxwell mette in luce le paure più grandi dell’amore: il tradimento e l’abbandono dopo il lieto fine. Cosa succede quando ci assale la paura di amare?

Lui avvicinò le labbra alle sue:
“Amami, Nora. Amami”.
Poi fecero l’amore.

Vent’anni, l’età giusta per sognare l’amore.
E Nora, la protagonista di queste pagine, l’ha fatto. E addirittura l’ha trovato.
Un principe che risponde al nome di Giorgio e che lei ama con tutto il cuore.
Tutto bene, dunque. La storia è già finita?
Non ancora perché, purtroppo, la loro relazione finirà vent’anni dopo, vent’anni di matrimonio vissuti tra alti e bassi.
Infatti Giorgio, colto dalla famigerata crisi di mezz’età, s’innamora di una ventenne. Ancora quel numero. La storia si ripete, potremmo dire.
Però per la povera Nora questa non è una bella notizia, anzi.
Ecco quindi che Giorgio esce di casa e dalla sua vita, lasciando la nostra con il cuore spezzato in mille minuscoli pezzi.
Solo la sua amica Chiara riuscirà a consolarla e a salvarla dal baratro della disperazione.
Nora vorrebbe amare ed essere amata di nuovo, ma ha il terrore di ricominciare tutto dall’inizio. Un inizio che sarebbe perfetto con Ian: bello, affascinante gentile.
Perfetto per lei. Però Nora ha paura, non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
E se fosse solo una questione di tempo?
Forse la paura svanirà come neve al sole e lei potrà tornare a essere felice.
Perlomeno è ciò che spera…

Megan Maxwell ci parla d’amore e di paura.
Paura d’amare, una patologia che ha colpito tante anime e che continua, purtroppo, a perseverare.
Una paura folle, totale, un qualcosa che ci blocca e ci spiazza. Facendoci perdere le cose belle, il sale della vita.
Una storia popolata da persone e non personaggi, cuori puri che chiederanno soltanto un po’ d’amore e di ascolto. Una storia sdolcinata, dite?
Niente affatto, qui il miele ci sarà ma avrà un retrogusto amaro, in attesa di quell’appagamento che sembra sempre sul punto di non arrivare.
Da leggere per (ri)trovare la speranza.
Vi sembra una cosa da poco?