Non dormirai mai più
- Autore: Aldo Costa
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2015
Un noir di gusto forte scritto (bene) all’italiana.
“L’orrore durò a lungo, perché lo scopo di chi la stava violentando non era abusare di lei, ma punire suo padre.”
L’incipit di questa recensione non mancherà di attrarre l’attenzione sulla vicenda e sul libro, il romanzo di Aldo Costa, giallista torinese, “Non dormirai mai più”, (Edizioni Piemme, 2015). Un noir duro, vero. Un ottimo prodotto nazionale.
Giulia ha solo sedici anni, credeva di aver aperto a un fattorino, in due hanno fatto irruzione in casa, l’hanno spinta in camera, legata al letto, costretta al silenzio. Criminali professionisti, non maniaci sessuali. Ma per la vittima cambia poco.
Il padre avrebbe capito, le dicono, avrebbe dovuto pensare bene a quello che stava facendo e fare attenzione a chi frequentava. Questo il messaggio. Per lei però nessuno sconto: è chiaro che più la facevano soffrire, più efficace sarebbe stata la lezione.
Un’ora, diciotto minuti, ventotto secondi, tanto dura la punizione, debitamente filmata con una videocamera che si sono portati appresso.
Cadono uno dopo l’altro nella stanza. Sei colpi di pistola, uno solo contro il più alto, cinque addosso al tarchiato che l’ha violentata due volte. Tiri molto precisi, estremamente accurati. Giulia ha visto bene chi ha sparato: mio padre, dice agli inquirenti.
Davvero è stato Sabino Rocca? Serena Ainardi stenta a crederle. È il sostituto procuratore che sta indagando sulla criminalità organizzata ed ha già subito un tentativo di omicidio. Da allora vive sotto scorta. Tutti cercano quell’uomo, nemici e Polizia e lui si nasconde, incerto su cosa fare, convinto che la figlia sia ancora in pericolo. Quei criminali la puntano e sono capaci di tutto, sono la più grande organizzazione malavitosa della città, organizzata come un’impresa, una società, la chiamano la SpA, con tanto di stipendio regolare agli affiliati e ferie pagate. Agisce in ogni tipo di malaffare, ma evita uccisioni e colpi clamorosi, in modo da non attirare l’attenzione e non creare allarme sociale. Sanno che le forze dell’ordine e la magistratura sono sotto organico e devono dare perciò la precedenza alle indagini dove è scappato il morto.
L’incubo torna a tormentare Giulia continuamente. Il rischio è inalterato, il padre lo sa, la Ainardi cerca di garantirle protezione, la Polizia fa del suo meglio. Occorre trovare una soluzione e un’intuizione geniale conduce Lorenzo Cremona e il suo eremitaggio in montagna dove, all’insaputa di tutti è impegnato in un conflitto di vicinato, senza esclusione di colpi, con un corpulento confinante. È uno scombinato e trasandato ex insegnante trentacinquenne, che conosce bene la Ainardi, un uomo solitario e singolare, imputato in un processo condotto proprio da Serena, come pm; è accusato di molestie sessuali a un’allieva (inventate dalla vittima) e, in pieno giudizio, ha salvato la donna magistrato, caduta in un crepaccio e ferita durante un’escursione in compagnia del convivente Carlo, un collega magistrato che l’ha abbandonata lì per andare in cerca di soccorsi.
La vita riserva incroci imprevisti. Il mondo è piccolo, come si dice.
Mentre con il compagno qualcosa si è irrimediabilmente spezzato, a causa della sua viltà, anche se lui non ne vuole assolutamente sapere di lasciare la casa e andarsene, con Lorenzo è nato un sentimento complesso, che l’uno nasconde all’altra. La vicenda di Giulia li metterà a confronto, è chiaro.
In casa Cremona, tra il disordine di un uomo solo e nel vivo del duello col vicino, si sviluppa con la ragazzina una collaborazione necessaria, via via sempre più stretta, nonostante il difficile inizio e una condizione emotiva oggettivamente delicata per quanto riguarda la sedicenne .
Gli scenari sono diversi, c’è da seguire anche la sorte di papà Sabino, i suoi dubbi, le sue decisioni; il cerchio si stringe attorno a Giulia, poiché nonostante gli sforzi dei buoni che la proteggono, nel campo della legge ci sono anche i cattivi soggetti, che portano avanti uno sporco doppio gioco.
L’incipit di questa recensione non mancherà di attrarre l’attenzione sulla vicenda e sul libro, il romanzo di Aldo Costa, giallista torinese, “Non dormirai mai più”, (Edizioni Piemme, 2015). Un noir duro, vero. Un ottimo prodotto nazionale.
Non dormirai mai più
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