Non ci resta che morire, ma con l’autocertificazione in tasca
- Autore: Andrea De Baggis
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Se non vi siete accontentati della scorpacciata di informazioni aventi per argomento le pandemie e i loro risvolti storico-sociali che i mezzi di informazione ci hanno offerto a corollario delle notizie di stretta attualità sull’emergenza Covid, viene in vostro soccorso un agile libretto ricco di informazioni sulle più nefaste epidemie del passato.
A patto, però, di non farvi turbare dal titolo non propriamente benaugurante Non ci resta che morire, ma con l’autocertificazione in tasca (di Andrea De Baggis, AliRibelli Edizioni, 2020) e di accettare che ad accompagnarvi in questo singolare excursus sia la Morte in persona, che qui ci racconta direttamente quanto le sia toccato sgobbare ogniqualvolta un microorganismo patogeno abbia deciso di irrompere su larga scala nella vita di intere popolazioni.
Al di là dell’escamotage narrativo con cui l’autore ha scelto di intrattenerci nella lettura del testo, quest’ultimo si rivela foriero di informazioni storiche che ci aiutano a comprendere meglio l’incidenza delle epidemie e pandemie nel lungo percorso dell’umanità, sia qui nel bacino del Mediterraneo e in Europa, sia in altri angoli del mondo più lontani dal nostro.
Si parte con la peste di Atene, circa cinquecento anni prima della nascita di Cristo, e poi, passando per la lebbra, la peste bubbonica, la peste nera, si arriva alla cosiddetta “spagnola”, esplosa durante il primo conflitto mondiale (un’”epidemia” terribilmente mortale esso stesso, ma a causa dell’innata tendenza degli uomini a farsi la guerra) e che per molti versi è stata accostata alla crisi planetaria dovuta al Covid-19.
Veniamo tuttavia a sapere quanto più scarse fossero in quel tempo (gli anni ’20 del secolo scorso) le informazioni a disposizione degli studiosi, al punto che, pur supponendone l’esistenza, ancora nessuno, all’epoca, aveva potuto vedere - nel senso letterale del termine - un virus, giacché l’invenzione del microscopio era ancora di là da venire.
E ancora, l’Ebola, l’Aviaria, l’Aids: un vero e proprio campionario di morte e disperazione, una continua lotta contro il tempo alla ricerca di un rimedio o di un vaccino, che non sono, purtroppo, il frutto della fantasia di un emulo di Stephen King con la tendenza all’esagerazione, ma una realtà storica con cui l’uomo ha dovuto ripetutamente confrontarsi e che, in un mondo sempre più globalizzato, rischia di riproporsi in futuro sotto nuove e tuttora sconosciute varianti.
Non proprio un libro per farvi compagnia sotto l’ombrellone, ma una lettura per chi vuole sapere e approfondire un tema di contingente interesse.
Non ci resta che morire, ma con l'autocertificazione in tasca
Amazon.it: 2,49 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Un libro perfetto per...
A chi vuole conoscere i risvolti storico-sociali delle epidemie e pandemie del passato, per meglio interpretare il presente.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Non ci resta che morire, ma con l’autocertificazione in tasca
Lascia il tuo commento
Ho acquistato il libro in una libreria della mia città (di cui non faccio il nome); l’ho acquistato perchè consigliatomi da una pubblicità sponsorizzata su internet che mi ha lasciato un tarlo in testa. sarà una "scemenza" o invece posso ricavarci qualcosa di utile in termini di conoscenza o messaggi secondari? il fato e solo di quello si parla, ha fatto si che scoprissi una sorta di romanzo storico, vicino a molti ma con un’identità propria, tutta sua e mai riscontrata in un Saggio storico, che solitamente risulta freddo, estraneo, come una lista della spesa. alla recensione, con cui sono d’accordo completamente, mi sento di aggiungere, che la vita è troppo breve per perdere tempo in stupide frivolezza ed in questo libro è proprio questo il messaggio che ho letto tra le righe. applausi
E’ evidente la ricerca sopraffina che è stata fatta; inizialmente nelle prime pagine sono rimasto un pò spiazzato e quasi tentato di gettare il libro nel dimenticatoio; invece dico e sottolineo che mai scelta sarebbe stata così errata. bel libro, piuttosto veloce la lettura e di un’attualità disarmante. un sentito bravo all’autore.