Non smettere di cercare di D.S. Butler

Trama - In un tranquillo paese del Lincolnshire, reale zona di residenza dell’autrice, la scomparsa di due bambine di dieci anni lascia la popolazione basita. Emily e Sian si sono allontanate in orario scolastico e sembrano svanite nel nulla.
Le indagini sono affidate alla squadra dell’ispettore Morgan, ma lui si è trasferito da poco, per cui la reale iniziativa dell’azione in realtà è tutta nelle mani del sergente Karen Hart, autoctona, che ha più dimestichezza dei luoghi. Karen è una donna con alle spalle un passato familiare doloroso, che si prodiga sempre nell’aiutare il prossimo. Ragione per cui non ha mai dimenticato una ragazza scomparsa diciotto mesi prima, un caso che non è purtroppo riuscita a risolvere.

Il rapporto fra Karen e il suo capo inizia in modo difficile, poiché la donna ha delle intuizioni circa il possibile svolgimento dei fatti che lui, dedito alle prove e alla ragione, non può accettare. Per fortuna, a stemperare il clima ci sono i giovani agenti Rick e Sophie, che conservano ancora quell’entusiasmo della giovinezza e una sorta di ingenuità nell’approccio col prossimo.

Passano le ore e delle bambine non c’è traccia. Eppure Karen sente che i casi di sparizione che sono avvenuti potrebbero essere fra loro collegati, sebbene l’età delle vittime non coincida. Certo, è una cosa difficile da credere, perché un assassino seriale sviluppa un ben determinato MO (modus operandi) che si ripete all’infinito, così come un’ossessione per un certo target di individui. Però uscire dagli schemi non è impossibile.

In zona potrebbe quindi esserci un predatore seriale molto pericoloso, che va fermato. Fa freddo e le piccole sono là fuori, tutte sole. Pensarlo è uno strazio. Karen sa che deve intervenire, anche se questo significa prendere iniziative personali e mettersi in pericolo.

Non smettere di cercare dell’inglese D.S. Butler (Amazon Crossing, 2020), con traduzione di Silvia Romano, è un thriller dalla struttura estremamente cinematografica, che si divora al primo colpo, sebbene sia più di trecento pagine. La scrittura semplice ed evocativa fa sì che si riveli una lettura facile, riposante, nonostante i temi trattati.
Un romanzo che consiglio agli appassionati del genere, che potranno essere tratti in errore e cadere nelle false piste, come Karen e l’ispettore Morgan. Oppure farsi una propria idea e non demordere, per attendere così il colpevole al varco.