Odi Sea di Gianluca Marulli

Il libro Odi Sea di Gianluca Marulli (Porto Seguro, 2023) mi ha sorpreso molto e positivamente, non era esattamente ciò che mi sarei aspettata dalla copertina. La giovanissima protagonista, Sea, affronta un viaggio doloroso tra mente e realtà.
Il riferimento del titolo è ovvio, anche se letteralmente significa “Ascolta, Sea”, riporta al celebre e tortuoso viaggio di Odisseo.
Nello specifico, questo romanzo narra le vicissitudini di un’adolescente costretta a vivere una realtà difficile, che la porta a sentirsi incompresa come ci si sente (e spesso si è) a quell’età. La storia è colma di elementi fantasy che agevolano l’immaginazione.
Ho apprezzato molto la ricchezza di metafore, che ho iniziato ad apprezzare solo a metà della lettura, perché sono sottili e raffinate. Per questa ragione lo rileggerei volentieri, per apprezzare meglio certe gemme nascoste, anche in quanto nonostante il libro non sia assolutamente troppo lungo (poco meno di 200 pagine) ci sono davvero tanti elementi da assorbire.

Ho notato qualche errore di editing qua e là, ma immagino sia dovuto ad alcune sviste durante il lavoro editoriale. Avrei inoltre apprezzato un piccolo glossario con una descrizione delle svariate creature fantasy che appaiono nella storia; ma ho usato l’immaginazione e le descrizioni dell’autore per ricreare i personaggi nella mia testa. Ho apprezzato molto anche l’elemento di suspense che tiene incollati alle pagine: effettivamente viene rivelato tutto lentamente e si ha un vero quadro della situazione solamente alla fine.

In generale, consiglio Odi Sea di Gianluca Marulli vivamente a tutti, ma soprattutto a chi sente cari temi importanti che troppo spesso vengono ignorati, come le forme di abuso fisiche e mentali che ricadono spesso su giovani vittime inascoltate. Secondo la mia opinione potrebbe essere particolarmente apprezzato da psicologi, sociologi, assistenti sociali o chiunque abbia quel tipo di intelligenza emotiva. Purtroppo, una storia attualissima, narrata con maestria e delicatezza, ma senza nascondere la natura dolorosa di tali avvenimenti.