Orrore alla miniera di Robert Moore Williams

La bella, buona e vecchia fantascienza non ci abbandona mai. Gli scrittori che hanno parlato di una possibile invasione della Terra sono vivi più che mai tra noi, persino da morti. Vale anche per Robert Moore Williams, un autore di cui non si parla molto.
In Orrore alla miniera siamo a Gordon Fleece, una città "fantasma" che viene ricostruita a uso dei turisti come nel Far West, una sorta di museo vivente che nel 1970 non era frequente incontrare. Ma lo spettacolo cambia. Williams in prima pagina fa campeggiare un mostro a due teste che uccide un uomo, il quale fugge da una miniera come se fosse un prigioniero. Il mostro uccide anche i turisti per non lasciare testimoni.

Jack Valthor, strana figura di mistico e di scienziato, con i suoi collaboratori inizia a indagare e scopre che la miniera del villaggio è l’anticamera dell’Inferno. Creature misteriose e luminescenti stanno distruggendo gli esseri umani per invadere la Terra.
Ma ci sono uomini (e donne) che lo impediranno.

Il breve romanzo fu pubblicato da Mondadori nella collana Urania nel 1983 e si conferma come uno dei tanti prodotti di fantascienza per ragazzi. Stile avvincente, descrizioni veloci, trama con un pizzico di giallo: ci sono tutti gli ingredienti per un film di pura avventura. Certamente per chi pensa che la fantascienza debba essere più cervellotica e ambire alla vera letteratura, Williams è un autore dozzinale.
Ma, lasciatemelo dire, l’avventura è sempre un bel modo per capire la realtà.
Consigliato a preadolescenti.