Pagine rosse. Cinema, politica e stampa comunista (1945-1960)
- Autore: Marco Zilioli
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Dagli anni Cinquanta fino al 1962 Il Pioniere è stato il settimanale a fumetti più letto dai giovanissimi virgulti del comunismo italiano. Diretto da Dina Rinaldi, giornalista e dirigente del PCI (in precedenza direttrice di Noi Donne, rivista mensile dell’UDI -, attraverso i baloon educava all’impegno e alla futura fede marxista. Il mensile Rinascita (poi settimanale) appariva di tutt’altra tempra: la storica pubblicazione comunista per adulti. Fondato da Palmiro Togliatti come strumento per aprire la strada italiana al socialismo, con l’organo di partito l’Unità, era il megafono ufficiale del PCI. Sul versante editoriale il Partito comunista dell’epoca faceva mangiare la polvere alla Democrazia Cristiana, che doveva rosicare, accontentandosi della testata ufficiale del partito (Il popolo) e poche altre di area clericale. La sinistra italiana aveva intuito per tempo che le rivoluzioni annunciate passano anche dal pedagogismo ideologico di organi di stampa, editrici, e poi reti televisive (in quest’ultimo caso la DC avrebbe però in seguito primeggiato).
È secondo quest’ottica che cinema e cultura cinematografica, a partire dal secondo dopoguerra, risulteranno per il PCI medium altrettanto appetibili. Al pari della carta stampata anche il cinema poteva insomma contribuire alla formazione di militanti-elettori-lettori convinti nell’avvento del sol dell’avvenire.
Il saggio di Marco Zilioli sull’argomento, Pagine rosse. Cinema, politica e stampa comunista (1945-1960) (Meltemi 2023), dedica quasi trecento pagine per fissare (quindi declinare) le coordinate di questo rapporto intrinseco. Lo fa attraverso l’analisi degli aspetti specifici della liason, a partire dal primo germinare, quindi dallo svilupparsi dell’interesse - il cinema che trova spazio nelle rubriche di corrispondenza con i lettori, la funzione e la formazione dei critici comunisti, lo scouting della stampa comunista; focalizzando inoltre la ricerca sulla funzione degli apparati iconografici e del gossip (diremmo oggi) nelle copertine e nei contenuti dei periodici. Il periodo di riferimento del lavoro di Zilioli abbraccia quindici anni di storia italiana (1945-1960), il periodo forse più fervido di interscambi tra cinematografia e stampa “rossa” non specializzata.
L’autore inquadra la materia secondo focus accademici, il testo è gravido di note, estratti da articoli e riviste, dati, rimandi, funzionali a una trattazione sfaccettata, e punti di osservazione storica, sociologica e culturale.
Riassumendo quando espresso sin qui: il secondo dopoguerra ha visto, in ambito internazionale, i mondi lontanissimi di USA e URSS sfidarsi freddamente per la leadership.
L’Italia, nel suo piccolo e di rimando, vedeva PCI e DC osservarsi foschi come nemici giurati, sui fronti disparati della politica, della cultura, e del sociale. In questo contesto l’affermarsi della stampa comunista è stato massivo e il cinema (come si legge a pagina 29 del libro) è risultato essere “uno dei settori (…) su cui viene principalmente esercitata l’influenza ideologica-culturale del PCI”, al punto che:
Si può affermare che 1) il PCI realizza, controlla e gestisce direttamente un numero di giornali superiori alla DC, soprattutto nel campo della stampa periodica; 2) in campo cinematografico il PCI occupa una posizione di prima linea.
Si tratta di fatti. Nel saggio di Marco Zilioli opportunamente comprovati da cifre.
Pagine rosse è un saggio spesso ma anche munifico di curiosità (in apparenza più amene, in realtà antropologicamente interessanti), come quelle rintracciabili nel capitolo dedicato alla posta dei lettori (Le rubriche di corrispondenza) e in quello dedicato ai pettegolezzi sulle pagine dei periodici comunisti (Oltre lo schermo. Divismo e pettegolezzi nella stampa comunista). Per quest’ultimo aspetto fanno fede le copertine con divi e dive ritratti in pose tentatrici e/o in ambiti più familiari, su “storiche” testate rosse come Vie nuove, Noi donne, Pattuglia, e altri. Sulla scia che coniuga medialità e militanza politica.
La lettura di Pagine rosse è da non perdere
Pagine rosse. Cinema, politica e stampa comunista (1945-1960)
Amazon.it: 18,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pagine rosse. Cinema, politica e stampa comunista (1945-1960)
Lascia il tuo commento