Pazza d’amore
- Autore: Adèle Hugo
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fandango Libri
- Anno di pubblicazione: 2020
Attraverso uno scambio epistolare si può intravedere un universo intero. I sentimenti, le emozioni, gli stili di vita e le confidenze di chi lo intrattiene. Ed è la prima e immediata sensazione che produce Pazza d’amore di Adèle Hugo, a cura di Manuela Maddamma (Fandango, 2020). Un titolo dalla doppia interpretazione e valenza. Indubbio infatti che se l’amore ha di per sé una connotazione positiva, nel caso in questione traspare nitido il dolore, la rabbia e la grande preoccupazione per tutte le persone coinvolte in una vicenda la cui protagonista è Adèle Hugo, secondogenita del grande scrittore francese Victor Hugo. L’arco di tempo della corrispondenza selezionata va dal 1861 al 1882 (lo scrittore morirà nel 1885).
Quella che vediamo da subito è una ragazza originale, di animo sensibile, ma anche appassionata e volubile, fragile ma determinata, con una visione del mondo, per quello in cui viveva, decisamente controcorrente. Conscia della propria bellezza e del proprio status e più innamorata dell’amore o di una certa idea romantica di amore.
Appena ventenne si distacca, per fare un esempio, dal cattolicesimo che in quel momento in Francia andava rafforzandosi.
Ha comunque alle spalle un passato non comune: un padre “ingombrante” da cui dipende psicologicamente e materialmente e il senso di colpa per la sorella maggiore, Léopoldine, morta in circostanze tragiche, che la famiglia tenta di contattare con delle sedute spiritiche le quali non fanno altro che rivelare lo straordinario influsso di Adèle.
Questo è il tessuto da cui proviene quando conosce sull’isola di Jersey, dove il celebre padre era in esilio, il tenente Pinson, un ufficiale inglese. Dopo un primo approccio di lui, in realtà non è interessato. La giovane è delusa, si sente tradita. Non accetta la nuova situazione. Parla di matrimonio, si espone con i parenti e non solo con essi, fa ripetuti viaggi all’estero all’inseguimento dell’amato, mente pur di raggiungere il suo obiettivo. Gli scrive ripetutamente senza risposta.
"Il vostro straordinario silenzio ci scaraventerà nuovamente in una situazione terribile. Avremmo potuto essere felici, avremmo potuto sposarci – sia che voi foste restato nell’esercito sia che ne foste uscito vendendo il vostro grado e rifacendovi una vita in un’altra maniera; avrei potuto essere vostra moglie in entrambi i casi e avremmo potuto vivere insieme. Vi ho scritto tutto ciò dettagliatamente nelle mie due lettere precedenti, non mancando di aggiungere ciò che è la pura verità: e questa è che voi farete la mia infelicità se non mi sposerete."
Il sentimento non si spegne, anzi passeranno diversi anni dove la fiammella resta accesa fino a prosciugare la stessa Adèle in un’alternanza continua di speranze e delusioni. Molti punti oscuri permangono altresì sullo stesso tenente. Non si manifesta con chiarezza o, perlomeno c’è molta assenza, come un’ombra che appare tra le pagine di Pazza d’amore.
La famiglia Hugo interviene per riportare la ragazza alla ragione. Padre, madre e gli altri figli si scambiano diverse missive nel tentativo di risolvere la situazione, ognuno con un approccio diverso. In particolare Victor le invia più volte del denaro per il suo sostentamento durante i lunghi soggiorni in Canada dove il tenente è di stanza per lavoro, e dove lei ormai si è stabilita. Mentre la madre è più comprensiva e vorrebbe solo partire per riportarla a casa. Nonostante le divergenze di opinione, fra i coniugi c’è unione e affetto. Victor Hugo, nonostante la rabbia e il crescente risentimento verso una figlia che è disposta a tutto per quell’uomo, infonde fiducia ed è il vero perno della famiglia.
Si fa di tutto comunque affinché la vicenda non trapeli. D’altronde è forte e concreta la paura di uno scandalo. Da tener conto che l’autore di capolavori quali Notre Dame de Paris o de I Miserabili era un personaggio famoso e particolarmente esposto. Adèle però non è intenzionata a cedere e sembra scappare dalla sua famiglia e da se stessa.
Pur essendo Pazza d’amore un testo costituito da documenti non solo personali e intimi ma anche storici - intervallata in corsivo da considerazioni della curatrice - si fa pagina dopo pagina avvincente come un romanzo d’azione o d’avventura. Una storia che meritava essere ricordata con testimonianze reali rispetto a quanto era avvenuto in passato, dove la narrazione avvenne in forma biografica. Da ricordare per importanza e per il successo avuto, il film francese del 1975 con una splendida Isabelle Adjani, candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista.
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