Perdita progressiva della memoria di Sandy Burgener e Prudence Twigg

Molte persone con perdita di memoria abbandonano attività per loro importanti molto prima di non essere più in grado di svolgerle, unicamente perché hanno perso non le capacità, ma la fiducia in se stesse necessaria per provare.

Credo che questa frase riassuma tutto il senso del libro. La diagnosi di perdita progressiva di memoria può dar luogo a reazioni completamente diverse l’una dall’altra, come ben dimostrano i casi riportati dagli autori: l’impossibilità di guidare, le difficoltà nella comunicazione, i problemi di equilibrio e lo spaesamento che può insorgere in chi ne soffre minano alla base la percezione che una persona ha di sé, andando ad intaccare i ruoli che ricopriva e che costruivano la sua identità.

Sebbene allo stato attuale non esistano cure definitive per la demenza, tuttavia, l’anziano può e deve reagire. Non serve fare grandi cose: pur prendendo atto del cambiamento che la malattia comporta nella sua vita, può comunque continuare a svolgere le attività che svolgeva prima con i dovuti adattamenti.

Il libro è scritto appositamente per le persone che soffrono di questo disturbo, ricorrendo a frasi brevi, termini concreti, e alla ripetizione dei concetti con parole diverse. Si offrono suggerimenti per mantenere il più a lungo possibile i ruoli che hanno forgiato il senso dell’Io, ma anche per affrontare lo stigma che è ancora diffuso nella nostra società.
Non ci sono elisir magici, ma l’associazione tra rimedi farmacologici e non farmacologici può rallentare la degenerazione delle capacità, e questo è già un ottimo risultato.
I suggerimenti sono alla portata di tutti:

• prendersi cura della propria salute,
• partecipare a corsi di auto/mutuo aiuto e ad attività stimolanti (gite, corsi d’arte, musica, volontariato...),
• adattare l’ambiente ai propri bisogni,
• eliminare gli stimoli sonori quando si sta conversando con qualcuno ecc.

Soprattutto è di vitale importanza mantenere le relazioni sociali per evitare la depressione, che spesso si aggiunge alla perdita di memoria se il cervello non è adeguatamente stimolato.
Con l’invito a concentrarsi sulle capacità e non sulle perdite, questo libro offre un messaggio di speranza:

La speranza ti dà controllo sul tuo modo di reagire alla malattia. La speranza ti permette di guardare al futuro con fiducia. La speranza cambia il tuo modo di vedere le possibilità che ogni giorno ti offre.