Planimetria di una famiglia felice
- Autore: Lia Piano
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2019
Lia Piano, figlia di Renzo, notissimo architetto, esordisce nella narrativa con Planimetria di una famiglia felice, titolo emblema del contenuto stesso del romanzo. La narrazione diventa il pretesto per costruire “la piantina” della felicità familiare, di ciò che è stato vissuto in essa: le gioie, i dolori, le avventure, ma soprattutto tanta tanta libertà. Narra, appunto, la storia di vita di una famiglia, tra invenzione ed autobiografia.
La voce narrante è “Nana”, la più piccola di tre figli, ha sei anni, il padre ogni tanto la incontra, la fa sedere sul frigorifero e lì lei rimane fino a quando qualcuno passando di lì, la mette giù. Lei sguazza con il cane nell’erba alta davanti a casa e per individuarla le mettono un cappellino con portabandiera che indossa costantemente. Con lei c’è sempre Pippo, un “in crocchio fra un setter e un cogli. Ed egli è il cane dei cento cuori”, destinato ad essere il cane mascotte della famiglia, anche dopo l’arrivo di altri tre cuccioli di pastore tedesco: Luana, Kim e Sasha. Nana ha altri due fratelli: Marco e Gioele, affetto da una strana balbuzie, che tutti cercano di curare, ma a modo loro. Poi c’è un padre, che sa di tabacco, che quando è in casa sta sempre in cantina a costruire una nave ed indice un concorso per la costruzione di un pollaio antistante la casa. E una madre, che pare essere un folletto svolazzante tra tutti i familiari. Infine, a sorvegliare tutti, c’è una governante sui generis: Maria Concepita, calabrese, madre di ben tredici figli, proveniente da un piccolo paesino nel cuore della Sila, con un marito, Carmelo, totale avanzo di galera. Lei è analfabeta e per questo avviene che lavi i bambini con il collutorio, perché non sa leggere le etichette, ma non manca di farsi rispettare a suon di sganascioni e tiri di zoccoli. Per lei tutti loro sono: “più cornuti di Giulio Cesare”.
Planimetria di una famiglia felice è un libro magico, quasi una fiaba, che racconta l’educazione trasgressiva, ma vincente, di un padre e di una madre. In fondo che cosa è la normalità? Per loro: “erano abituati al contrario, a sguazzare nell’insensatezza.”
Un nucleo dove i componenti vivono liberi e felici, che costruiscono: “una mensola lungo 307 metri, che percorreva tutte le stanze, avvolgendo i muri come un nastro”, dove in ogni stanza vi è un cartello che recita: “Vietato vietare”.
Insomma il ritratto di “una famiglia insonne e perdutamente felice.”
Una lettura viva, coinvolgente, ironica e molto divertente. Un percorso di vita trasgressivo e al di fuori delle regole che attira e coinvolge il lettore, stupendolo ed affascinandolo.
Planimetria di una famiglia felice
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Un libro perfetto per...
le giovani coppie con figli, perché educare significa dare regole, ma vivere in libertà. Adatto anche ai giovani che comprendono il significato di libertà e di vita felice, all’insegna dell’educazione.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Planimetria di una famiglia felice
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