Quando una donna diventa un lago di Marjorie Celona

Prima di scrivere qualcosa di sensato riguardo questo bellissimo romanzo, chi scrive vuole sottolineare la differenza tra paesi e nazioni nei ringraziamenti che chiudono un libro. Marjorie Celona, che ha avuto premi e riconoscimenti, ringrazia su tutti il suo agente letterario e i due editor che l’hanno accompagnata passo passo.
Nei paesi europei, invece, non tutti hanno voglia di ringraziare questi tre professionisti o due, agente letterario ed editor, che sono essenziali, perché non c’è l’abitudine, oppure il libro sembra appartenere meno a chi ha scritto la storia.
Era solo una postilla, perché ce ne sarebbe da scrivere, per presentare il romanzo di Marjorie Celona dal titolo Quando una donna diventa un lago (Bollati Boringhieri editori, trad. Manuela Faimali).

La narratrice fa parlare in prima persona i sette protagonisti principali, come se in due famiglie non ci sia niente che accomuni i ricordi e la percezione di sé.
Ora si dice famiglie disfunzionali, ma la vicenda accade a gennaio del 1986, il giorno di Capodanno a Whale Bay. Una donna di nome Vera Gusev chiama la polizia, sostenendo di aver trovato un bambino. Sono nei pressi di un lago ghiacciato, dove si arriva percorrendo il bosco. Un agente della polizia, Lewis, quando arriva sul posto non trova né la donna, né il bambino, ma solo un cane di nome Scout e la macchina della Gusev con le portiere aperte. Ed e proprio l’agente di polizia a narrare l’inizio della storia.

Nel frattempo arriva la voce e lo stile di Jesse che ha dieci anni, che ha un fratello Dmitri e un padre di nome Leo. Anche loro si trovano a Squire Point , all’altezza del lago ghiacciato. Dmitri, il più piccolo ha una guancia arrossata come a causa di uno schiaffo o di un litigio. Quando i tre tornano a casa Evelina, l’ex moglie di Leo, capisce che è successo qualcosa dalla faccia di Leo e Jesse. Dmitri non sembra contagiato. Evelina ha verso gli uomini un odio profondo, immedicabile. Ma non perché l’ex marito la picchiasse o altro. Solo che le decisioni le prendeva lui, che beveva molto non solo in certe occasioni, ma quasi quotidianamente.

E da ultimo, ecco Holly, la giovane ragazza che si innamora di un uomo sposato; a volte, solo per il gusto di dire alla moglie di lui: “con me non c’è partita, sono tonica, sono giovane, non ho nessuna repressione di tipo morale e sessuale, non solo divorziate, ma me lo sposo”. Sottinteso: tanto poi posso lasciarlo quando voglio se non diventiamo qualcuno, almeno benestanti o un po’ famosi.

Mentre Denny, il marito di Vera Gusev, è il maggiore indiziato nella scomparsa della moglie. Eppure era un periodo così, senza grandi scossoni, lui facevo l’orafo ed era bravissimo nel suo mestiere, ma gli piaceva dormire di mattina fino alle dieci. Alcuni clienti lo avevano trovato con la seconda tazza di caffè in mano senza che Denny fosse in grado di capire come volevano l’anello o gli orecchini. A Vera aveva fatto un anello che a New York poteva diventare un oggetto di moda. Incastrato in mille fili d’oro un alessandrite grande che cambiava colore rispetto alla luce solare. Ora, invece, doveva stare a disposizione della polizia con continui interrogatori in cui la vita privata della coppia veniva messa a nudo: dall’ultima volta che avevano litigato, l’ultima volta che aveva bevuto, l’ultimo rapporto sessuale, perché non avevano figli. Denny capisce che, forse, persone più deboli di lui ci entravano con tutte le scarpe dopo questi interrogatori, bastava dire un sì quando invece dovevano negare.

Chi era il bambino che si trovava con Vera quel giorno?
Non si può dire altro di questa storia di famiglie che avevano due donne in gamba più dei mariti, una ancora in vita, ma erano gli uomini a decidere quando svegliarsi, quando bere, quando litigare, quando divorziare, quando pentirsi di essersi risposati con una giovane scema che parlava solo di astrologia e di forza positiva e poi metteva il muso perché non avevano ancora un figlio; nel caso di Leo, ne aveva già due, maschietti che avrebbero voluto una sorellastra, secondo Holly.
Anche nel Canada, paese vastissimo e ancora pieno di opportunità, il patriarcato non ne vuole sapere di andare in pensione.

Libro di grande raffinatezza stilistica, che sonda i cuori dei personaggi con precisione e acume, ma anche un page turner che non riesci a mollare. Intanto il libro è stato a lungo al primo posto nelle classifiche editoriali in Canada, pubblicato nel 2020 e tradotto nel 2023 in altri paesi, tra cui l’Italia.