Racconti dei saggi pellegrini di Edith de La Héronnière

Tra favolistica e mito, tra misticismo e filosofia, questi candidi e intriganti racconti narrano di uomini (e donne) che, ad un certo punto della propria vita, sentono il bisogno di intraprendere un viaggio verso mete sante, per trovare se stessi, il senso della vita, la chiamata di Dio.

I protagonisti sono Padri del deserto, maestri zen, scintoisti, sufi, musulmani, lungo una passerella evocante una varietà di fedi differenti, ma con tanti punti di contatto tra loro, all’insegna del pellegrinaggio.

L’impronta stilistica, a tratti fiabesca, spinge il lettore a riflettere, quasi a suggerirgli che un percorso di crescita interiore è sempre possibile in ogni dove e in qualunque momento.

Le mete – significative – sono ora Roma, ora La Mecca o San Giacomo di Compostela, ora Gerusalemme. Ci sono anche altri tipi di luoghi da raggiungere: una montagna quasi inaccessibile, un picco irto di pericoli da conquistare, un deserto immenso e desolato da superare: questo perché la voce divina e l’illuminazione hanno mille spazi in cui possono manifestarsi.

Anche il più pervicace dei materialisti non può non rimanere conquistato da queste affascinanti storielle, raccolte in un’antologia di gran gusto, ben curata, graziosa anche dal punto di vista estetico.

Racconti dei saggi pellegrini di Edith de La Héronnière, dalla copertina cartonata e dalle pagine attentamente ornate, è una sorta di breviario pieno di pillole di saggezza narranti esperienze di vita particolari, lontani anni luce dallo sfrenato modo di pensare delle nostre società.

La lettura allieta, edifica, rasserena lo spirito, basta soltanto avvicinarsi con umiltà. La riflessione ne viene sempre pungolata, perché la Verità ha molte facce e non è riserva di una sola fede, così come ogni religione ha qualcosa da insegnare, un messaggio da consegnarci, tracciando una strada da seguire - più o meno tortuosa - per incominciare ad intravedere nuovi ed inattesi orizzonti.