Rinoceronte alla riscossa
- Autore: Juris Zvirgzdins
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sinnos
- Anno di pubblicazione: 2020
Ho appena finito di leggere insieme al mio nipotino di seconda elementare questo libro delizioso: Rinoceronte alla riscossa di Juris Zvirgzdins (Sinnos, 2020), illustrato da R. Petersons e tradotto da M. Carbonaro.
Quando gli ho chiesto cosa gli fosse piaciuto di più, mi ha risposto convinto: i leoni. In effetti, la cosa che più colpisce i bambini sono gli animali antropomorfizzati, capaci di parlare come gli uomini, che in questo libro sono numerosi. A partire dal protagonista Mufà, il piccolo rinoceronte bianco nato orfano: la mamma muore nel metterlo alla luce nella gelida Norvegia, dopo che il padre è stato ucciso dai bracconieri, in un clima proibitivo e pericoloso per un animale abituato alle temperature africane.
Il serraglio del signor Fratellini non può sopravvivere e il piccolo rinoceronte viene affidato alla cura di Ibu, un ragazzo africano che adotta il piccolo Mufà. Insieme, i due intraprendono il lunghissimo viaggio che li riporterà nella loro terra d’origine: l’Africa nera (così è rappresentata nella prima pagina del libro dall’illustratore Reinis Peterson). È davvero lontana quella mitica terra, e lunghissimo sarà il viaggio che obbligherà i due amici ad attraversare il mare gelato, a farsi dare un passaggio da una nave rompighiaccio, ad arrivare ad Amburgo, poi a Parigi, a Marsiglia…
"Là, sulla riva opposta del mare, c’è l’Africa" pensa Mufà. Ed eccoci nella valle dei Templi, in Egitto, di fronte alle piramidi, con la Sfinge che propone ai due protagonisti un indovinello. Finalmente Mufà riconosce di essere tornato a casa quando incontra i leoni appesi agli alberi, che sembrano panni stesi ad asciugare. Sono molto pericolosi, ma ancora di più lo sono i Masai, uomini altissimi pronti a combattere per difendersi dai bracconieri.
Il piccolo rinoceronte bianco è molto speciale: conosce la lingua degli uomini e quella degli animali, sa leggere, sa comunicare anche con uno strano Masai che in realtà è un professore di storia e insegna a Oxford. C’è bisogno di cultura, in Africa, di biblioteche e di una riserva che protegga tutte le specie animali dai bracconieri che li sterminano senza pietà.
Una bellissima doppia pagina li raccoglie tutti, l’elefante, la giraffa, il coccodrillo, lo gnu, la gazzella, il cervo, lo struzzo, il bufalo, il ghepardo, il babbuino, scimmie, serpenti, uccelli, animali piccolissimi, insetti... ma tutti, circondati dai bracconieri, si preparano alla battaglia, che sarà feroce.
Gli animali avranno la meglio, soprattutto quando al culmine dei combattimenti i babbuini gireranno la schiena e mostreranno ai nemici il loro strano e buffo sedere, mentre il cielo si apre e un muro di acqua bianca sommerge tutti: il piano immaginato dal piccolo rinoceronte bianco ha avuto successo.
Rinoceronte alla riscossa è un libro sull’amicizia tra animali e uomini, tra bianche e neri, tra nord e sud del mondo, sull’importanza di cultura e informazione; una lezione di integrazione e scambio, di cui abbiamo un grande bisogno.
Rinoceronte alla riscossa
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