Ritratto borghese di Pablo T

Giordano Dumont, quarantatré anni, è un pittore e docente di storia dell’arte con una visione alquanto rivoluzionaria della vita. Ai suoi studenti insegna ad osare sempre e a non rimanere troppo fermi sui propri errori. Memorabile una sua lezione alla Sorbona di Parigi, che gli vale l’etichetta di “sovversivo” agli occhi dei colleghi. La teoria sarebbe dunque ben radicata nella sua mente, quando però si tratta di mettere in pratica alcune regole, anche Dumont si lascia ammaliare dalle tentazioni. Compagno della gallerista Donna Eccher e padre della loro bambina Dacia, di cinque anni, Giordano cede alle attenzioni di Gaia Cortese, una donna sposata con prole che vorrebbe distinguersi nel campo dell’arte, ma ha una personalità ambigua e davvero difficile da mettere a fuoco.

Iniziando una relazione clandestina con Gaia, Giordano compie una rapida discesa agli inferi, dove non è più padrone della sua vita. Donna Eccher lo lascia, mentre Gaia sembra impossessarsi della sua mente, avanzando pretese assurde. Quella società borghese di cui la donna fa parte, punta i riflettori su un mondo fittizio basato sull’apparenza. Una dimensione dove si agisce in superficie e non si reputa più di tanto importante la dignità umana. A fare da sfondo a questa storia tormentata, una Francia ghermita dallo spettro del terrorismo. Gli stessi Giordano e Donna si troveranno coinvolti nell’attentato di Nizza del 14 luglio 2016.

Senza svelare oltre, basti considerare l’originalità dell’autore. Egli si serve di una prosa presa a prestito dal mondo della poesia; ricca di similitudini e di giochi di parole. Pablo T spiazza (a me capita ogni volta che leggo un suo scritto), però affascina e non annoia. Il suo lessico è così ricco, che ogni parola è ricercata con cura e meticolosità. Fa voli pindarici; talvolta parte per la tangente e nessuno lo ferma più. Ma il piccolo miracolo che egli riesce a compiere, all’interno del romanzo, è proprio da addurre a questo modo non convenzionale di fare letteratura. Dove più che i fatti in sé, contano gli stati d’animo. Un intreccio di istanti e di sensazioni: il mood del momento.

“Ritratto borghese” (Letteratura Alternativa, 2018) è in concorso al Premio Campiello 2018. Su tutto, valgono le elucubrazioni di Giordano Dumont, che poi sono quelle di Pablo T. Un autore che si ama o si odia, ma difficilmente lascerà indifferenti.