Rosa d’inverno
- Autore: Pippo Visconti
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
L’autore, Pippo Visconti, è di professione un informatico, già vincitore di premi letterari per i suoi numerosi racconti, adesso alla prima prova come romanziere di una narrazione dalle tinte gialle in questo volume Rosa d’inverno delle Edizioni Leima in cui riesce al meglio con una scrittura accattivante con tutti gli ingredienti del genere che l’autore ben utilizza.
Si racconta di tre donne scomparse e il protagonista è Giulio Valente, un giornalista, che viene casualmente a sapere che una delle donne è una sua vicina di casa; la qual cosa lo incuriosisce e inizia a indagare.
Le donne scomparse sono tre che rispondono al nome di Maria Giordano, Luisa Monforte e Caterina Cantalupo.
Rosario Pennisi, da poco vice questore in città, amico di Valente lo affianca dando corpo alle sue intuizioni in un felice connubio tra giornalismo d’inchiesta e l’investigazione poliziesca.
Il titolo Rosa d’inverno pare richiamare il nome della donna, compagna di vita di Giulio, ma “il nome della rosa” è una costante che si ripete ancora in altri elementi, d’altra parte la rosa è la regina dei fiori che per la sua bellezza ben si accosta all’immagine della donna.
Un giallo avvincente e divertente insieme per le comparazioni anche alimentari sulle rinomate cibarie siciliane. Ma quello che desta stupore è il venire a sapere del gran numero di persone scomparse, gente comune che non dà più traccia di sé.
Citando l’autore:
Un attento giro di ricerche su internet diede a Valenti informazioni alquanto allarmanti sul gran numero di casi analoghi; statistiche accurate riportavano che nell’ultimo mezzo secolo in Italia erano scomparse almeno sessantamila persone. Più o meno un’intera cittadina come Trapani o Viareggio: un esercito, uomini e donne di ogni età e ceto sociale svaniti quasi sempre senza lasciare nessuna traccia. Ogni anno venivano presentate migliaia di denunce di sparizione, e anche se le persone ritrovate in vita costituivano ancora la percentuale più alta, per un discreto numero di esse se ne rinvenivano solo macabri resti. Restava comunque alto il numero di quelle di cui non si sapeva poi più nulla. E ogni anno era sempre peggio, quasi che fosse un destino senza appelli e senza rimedio; a leggere quei dati si poteva anche avere l’impressione, volendo pensare a qualcosa di diabolico, che una parte di popolazione fosse destinata a scomparire semplicemente per fare spazio, senza che ci si potesse opporre, e a caso, come per un sorteggio fatto da qualcuno che non fosse obbligato a fornire la benché minima giustificazione.
Ma un’altra protagonista del romanzo è la città di Palermo che viene raccontata dall’inizio alla fine del libro ed è come se fosse un personaggio con le sue bellezze, i suoi splendidi luoghi, note di costume, personaggi e con tutte le sue qualità e le sue contraddizioni. Frequenti ma non eccessivi sono i richiami e le citazioni al locale idioma, una sorta di slang siculo palermitano, un dialetto che è il parlato di personaggi che usualmente si esprimono in questo modo e che sarebbe stato falso riportare in italiano.
Comunque sono frasi ed espressioni comprensibili anche ai non indigeni e che altresì destano curiosità e interesse per approfondire una diversa cultura e immergersi nell’atmosfera del romanzo.
Una scrittura brillante e vivace che si esprime in immagini e raffigurazione originali e a volte fantasiose.
Si descrive Palermo in modo inusuale con colorite raffigurazione di luoghi e personaggi che esprimono anche una multietnicità e multiculturalità che è una realtà ormai affermata e consolidata.
Un romanzo “giallo” cui però non mancano i toni ironici e di costume e che intrattiene e diverte anche se la tematica affrontata non è certo lieve, quale è per l’appunto la scomparsa delle persone che avviene anche in modo e con aspetti cruenti. Ma il tutto viene alleggerito dall’ironia sempre presente e dai toni leggeri e che spinge altresì a fare delle riflessioni. Una mistery story non banale in cui non è affatto scontata la trama, l’intreccio narrativo, il plot, né tantomeno il colpevole: l’assassino che fino all’ultima pagina non si comprende chi possa essere e rimane, appunto, avvolto nel mistero.
Rosa d'inverno
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