Rosie e gli scoiattoli di St. James
- Autore: Simonetta Agnello Hornby e George Hornby
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2018
"Rosie e gli scoiattoli di St. James" nasce come un libro per ragazzi, ma leggendolo si scopre che non sono gli unici destinatari. Un libro interessante e trasversale da diversi angoli di lettura che ha come coautore George Hornby. Un racconto scritto dalla madre ha fatto da spunto ad una stesura che ha avuto i suggerimenti preziosi del figlio che dialoga sovente con i suoi bambini specie quando va con loro sui mezzi pubblici. I bus sono una fonte inesauribile di aneddoti, perché popolati da gente anziana che vi passa buona parte della giornata sia perché a costo zero per gli over 60 ed anche perché così si ripara dal freddo pungente.
La Brexit, l’uscita dall’Europa, per alcuni ha voluto significare il desiderio di non volere nessuno che non fosse nato nel Regno Unito ed i due autori hanno voluto scrivere di questo però parlando di animali in un grande parco nel centro di Londra, il St. James Park. È il primo parco reale della città, prima luogo di caccia per gli animali specie alle volpi effettuata con i cavalli ed i cani. Ma poi si mutò avviso e si decise di farne un parco urbano con un laghetto e piccoli animali e la particolarità di grandi pellicani regalati al monarca inglese dallo Zar di Russia.
E poi vi erano gli scoiattoli, quelli inglesi che in origine erano rossi ma circa duecento anni fa venne importata dall’America una specie di scoiattoli grigi che ormai sono dominanti. Quindi i suddetti pellicani russi, scoiattoli americani ed altri ancora. Ma ecco che ad un tratto con la Brexit, si decide che non si vogliono più questi “intrusi” che sono quelli che non stanno bene in quel posto, che non c’ entrano. I ratti, sempre presenti nel luogo, roditori orrendi si mettono d’accordo con le volpi non più prede destinate alla caccia, per mandare via i pellicani e gli scoiattoli. In questa impresa vengono coadiuvate da una bimba di nome Rosie che è nata e vive in Inghilterra, ma suo padre è un siciliano e sua madre è una giamaicana di colore. Il suo nome invero è Rosalia come la Santa patrona di Palermo e quindi un misto di culture, popoli ed etnie diverse. I genitori sono autisti dei bus e la portano con sé non avendo a cui lasciarla e si recano nel parco dove avviene una storia che costituisce il seguito del racconto.
In una prima stesura, Rosie veniva coinvolta nella vicenda del parco e diviene piccina piccina, si schiera con gli scoiattoli, divenendo scoiattolo anch’essa. Ma con George Hornby si cambia e Rosie rimane bambina. Come un libro per bambini, occorreva corredarlo di disegni ed a questo ha provveduto Mariolina Camilleri (un cognome famoso) con ottimi risultati con pittura ad acquarello. Nel libro in ultimo, vi è una altra particolarità; alla fine vi è un disegno di un albero genealogico che ogni lettore, piccolo o grande, può completare e riempire con i nomi dei propri familiari. Un modo di coinvolgere e unire il lettore alla storia raccontata che potrebbe essere ispiratore di una nuova edizione.
Un libro che si inserisce a pieno titolo nei dibattiti che animano l’opinione pubblica ai giorni nostri su questioni interessano oggigiorno grandi e piccoli. Il tutto viene narrato con lo stile leggero e garbato che rimane caratteristica peculiare dell’autrice anche in quest’ultimo suo libro in binomio con il figlio George con il suo felice e produttivo intervento in qualità di coautore.
Rosie e gli scoiattoli di St. James
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