Rossa lava di fuoco
- Autore: Annalisa Angelone
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
Storie d’amore all’ombra del Vesuvio e in Costiera
Napoli città d’amore e di passione. Questa definizione sembra assai lontana dall’immagine di degrado e criminalità con cui solitamente il capoluogo partenopeo viene descritto dai media, spesso (e purtroppo) protagonista di fatti di cronaca nera o fanalino di coda nelle classifiche pubblicate da autorevoli riviste… Eppure, per tutti coloro che almeno una volta hanno messo piede in questa terra “bella e maledetta” non appare difficile comprendere come proprio l’affascinante paesaggio vulcanico, i suggestivi scorci e i borghi della Costiera, la natura incontaminata e paradisiaca delle isole di Capri e Ischia abbiano fatto da cornice ad amori famosi sbocciati, consumati, vissuti e traditi all’ombra del Vesuvio.
Una rassegna interessante e particolareggiata, un percorso d’amore che va al di là del gossip e che viene proposto dall’autrice con il suo caratteristico tono cronachistico di giornalista televisiva, senza però trascurare la vena romantica con la quale vengono presentate le protagoniste femminili di questi racconti. Dieci donne per dieci storie diverse, appassionate e per certi versi tragiche:
- figure forti e volitive, icone del cinema mondiale di ieri e di oggi, come Vivien Leigh, Liz Taylor e Angelina Jolie che, sullo sfondo dei paesaggi partenopei svestono i panni delle attrici per indossare quelli di donne innamorate e passionali;
- amanti segreti e muse ispiratrici, insieme alle bellezze del Golfo, di grandi poeti, come Matilde Urrutia per Pablo Neruda e Catherine Walston per Graham Greene;
- donne mosse da un amore assoluto verso il proprio uomo, pronte a morire con lui, come Claretta Petacci con Mussolini o ad annullare il proprio talento, come la Callas per Onassis;
- donne protagoniste di triangoli amorosi decise a non rinunciare alla propria felicità come Jackie Kennedy, che riesce laddove la Callas fallisce, sposando l’armatore greco o come la Principessa Diana che, durante il suo viaggio italiano, trova il coraggio di rivelare al mondo la verità sul suo matrimonio;
- anche donne tradite e profondamente deluse, come l’immensa Anna Magnani, abbandonata dal padre e dagli amori della sua vita, il cui dolore per queste perdite è stato forse linfa vitale per accrescere ancor più l’intensità e l’espressività del suo volto sulla scena, la forza del suo sguardo dolce, tragico e malinconico al tempo stesso.
“Rossa lava di fuoco” è un titolo che evoca l’ardore e il calore delle lingue di fuoco del Vesuvio, una metafora che serve a raccogliere le comuni sensazioni con cui queste donne vivono i propri sentimenti e le proprie pulsioni, quasi esortate dalla bellezza dei luoghi, selvaggia e paradisiaca al tempo stesso, ad abbandonarsi all’amore. Una lettura piacevole e sognante quella di Annalisa Angelone, ma anche un meticoloso lavoro di ricerca e documentazione, con ampi riferimenti a fonti giornalistiche e testimonianze dell’epoca, attraverso cui l’autrice ha saputo ricostruire storie ed episodi anche intimi e sconosciuti della vita dei protagonisti senza mai scadere nel banale e mediocre stile dei rotocalchi moderni. La giornalista ha ridato soprattutto dignità alla città di Napoli, dimostrando come, al di là del marcio e delle brutture, sia un luogo in cui nascono amori e passioni, terreno fertile per alimentare grandi racconti e storie senza tempo.
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