Satanisti perbene. Un nuovo caso per il commissario Sensi di Susanna Raule

A costellare le indagini del commissario Sensi in Satanisti perbene. Un nuovo caso per il commissario Sensi (Salani, 2012) è una serie di macabri indizi, fin dal primo: il cadavere di un ragazzo viene ritrovato sepolto vicino a un gallo nero. Piuttosto macabro, non trovate?

I successivi indizi non saranno meno spaventosi e spingeranno il commissario Sensi in un’indagine che rischierà di trascinarlo sul fondo dell’abisso, senza alcuna possibilità di ritorno.

Locali ambigui, cervelli che adorano ciò che di più maligno possa esistere, strani riti e amuleti… tutto questo per mandare al mondo intero un messaggio duro e deciso, un piano diabolico, è proprio il caso di dirlo, che fagociterà destini di persone consapevoli e al tempo stesso ignare di far parte di un disegno grande, molto più grande di loro. Forse troppo.

Il bene vince sempre, così si dice. Sarà questo il caso? O l’ago della bilancia penderà inesorabilmente dalla parte sbagliata?

Susanna Raule ci narra una storia gotica e reale, bizzarra e affascinante, persino un po’ agghiacciante; un’indagine che ci porterà in luoghi che non vorremmo certo visitare.
Eppure, ciò che spaventerà maggiormente il lettore saranno le anime delle persone che incontrerà tra le pagine: i luoghi si possono migliorare, ciò che la gente pensa no. A volte c’illudiamo possa accadere, ma è mera utopia.

Satanisti perbene è un libro ideale per chi ama i thriller e desidera rimanere col fiato sospeso e con la paura di ciò che potrà accadere una volta girata la pagina.
Una bella garanzia, non credete?