In epoca di Covid-19 è ancora scuola quella che ha sostituito le classi con i tablet o con i computer? È ancora lezione quella che dispensa sapere da piattaforme zoom chiamando a raccolta giovani adolescenti chiusi in casa in attesa di collegarsi in un "non spazio".
È bastato questo perché la scuola riscoprisse il suo nobile ruolo. La stessa scuola:
“che non conta più nulla, con i suoi edifici che crollano, i suoi insegnanti umiliati, frustrati, scherniti, i suoi alunni che non studiano, distratti e violenti, difesi dalle loro famiglie, capricciosi e scurrili”. (L’ora di lezione di Massimo Recalcati)
Non avremmo mai pensato che gli alunni scioperassero per tornare in classe e non viceversa, tutti improvvisamente consapevoli dell’importanza di un’istituzione fondamentale per la formazione educativa e culturale dei cittadini di una nazione che rischia di distruggere il suo futuro.
Una scuola che si trasferisce tra le pareti domestiche costringe i genitori a rendersi conto della fatica dell’insegnante, a cui chiedono una funzione paterna che li esoneri da una didattica di supporto, chiamati come sono ad aiutare chi dall’altra parte dello schermo richiama l’attenzione di menti distratte da mille sollecitazioni e da difficoltà tecnologiche.
I limiti della didattica a distanza
Non è certo la scuola del silenzio di gentiliana memoria, dove bastava che un insegnante entrasse in classe per far calare il silenzio, anche perché la classe non c’è.
L’indebolimento dell’autorità non consente più sia nella scuola che in famiglia di ottenere il rispetto immediato di un comando. Tutti, anche gli alunni più diligenti, lamentano le difficoltà relative all’attenzione durante la lezione virtuale.
E poi che scuola è quella che deve accontentarsi della trasmissione di informazioni senza che l’insegnante da una cattedra possa con il suo stile rendere emotiva, avventurosa, sempre nuova quella lezione che è un incontro che apre al mondo.
Cinicamente possiamo dire che la pandemia ha nei suoi effetti "positivi" prodotto una vera e propria riforma della scuola: i politici con i loro inutili riordini, i genitori che disconoscevano l’importanza educativa e gli stessi alunni l’hanno scoperta finalmente dispensatrice di quell’erotismo del sapere di cui parla Recalcati.
Recensione del libro
L’ora di lezione
di Massimo Recalcati
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La scuola in epoca Covid-19: i limiti della didattica a distanza
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