Sei qualcuno?
- Autore: Nuala O’Faolain
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
Sono nata in una Dublino che assomigliava molto più a un reperto storico che a una città moderna. Tra sorelle e fratelli eravamo in nove, in un epoca in cui, nella massa brulicante e anonima di irlandesi spiantati, nove figli non costituivano nemmeno una famiglia particolarmente numerosa. Io ero un caso tipico: una nessuno appartenente a una lunga stirpe di nessuno. In un paese cattolico e conservatore, che temeva la sessualità e mi negava qualunque informazione, potevo dunque prevedere di incontrare qualche difficoltà nel corso della mia futura vita di ragazza e di donna.
In una Dublino scura, polverosa e brulicante di vita nella strada come descritta da Joyce, ha inizio la tormentata storia di Nuala O’Faolain, scrittrice e giornalista dell’Irish Times scomparsa nel 2008, che con "Sei qualcuno? Storia di una dublinese" ha narrato con coraggio e sincerità la sua vita.
Un libro straordinario, intenso e sincero, che ci trasmette la saggezza nata dalla sofferenza
Così lo definì Edna O’Brien.
Il romanzo, pubblicato da Guanda nel 1996, ebbe un immediato successo e fu tradotto in molti paesi. Racconta la storia di una donna che voleva esprimere al meglio se stessa negli anni non consentiti alle donne, che ritornò alle sue radici irlandesi dopo tanto peregrinare altrove e che conquistò il mondo con le sole forze della sua cultura e del suo cuore. In una famiglia numerosa come la sua, dove i soldi non bastavano mai, Nuala O’Faolain nacque nella sua Dublino una mattina del 1940. Suo padre ebbe diversi lavori fino a divenire il primo giornalista sociale; girava l’Irlanda e firmava gli articoli del Sunday Press con lo pseudonimo di Terry O’Sullivan. La sua vita divenne più entusiasmante, scrive Nuala, a differenza della madre Catherine, che per l’assenza del marito, i numerosi figli e i pochi soldi, divenne sgraziata e insensibile. L’infelicità la rese ben presto schiava dell’alcol.
Nuala era l’unica dei nove figli che amava studiare e frequentò dapprima le scuole in un convento irlandese, dove ebbe modo di leggere tutti i libri della biblioteca, e poi con la generosità di chi confidava nella sua bravura, completò gli studi universitari a Londra. Dopo la laurea in Letteratura medioevale vinse una borsa di studio alla Oxford University e iniziò la sua carriera di giornalista.
“Nei libri trovavo serenità e consolazione, probabilmente lo avevo imparato da mia madre, leggere è una difesa. A darmi piacere è l’atto stesso del leggere. Seguire la riga scritta, non solo la storia ma i ritmi, il tono, sviluppare la percezione di quanto è andato accumulandosi fino a quel punto e di quel che comincia a incombere, a prepararsi; poggiare il piede con sicurezza sul filo sospeso delle intenzioni dell’autore.”
Erano gli anni ’60, gli anni dei Beatles, e anche gli anni in cui decise di rimanere a Londra e di non far ritorno in Irlanda. Considerava la sua terra ancora troppo arretrata, con il suo opprimente cattolicesimo e nessuna apertura alle donne. Lei lavorava alla BBC, viaggiava ovunque nel mondo e come altre donne della sua generazione aveva fame di emancipazione personale. Si riteneva fortunata perché sapeva bene quante ingiustizie erano costrette a subire le donne, in particolare sul lavoro.
"Se qualcuno si fosse avvicinato a me, nel mio maxicappotto hippie, e mi avesse chiesto perché mi trovavo lì, avrei risposto che lo stavo facendo per le altre."
Il richiamo alle sue origini, però, si farà ben presto sentire. Infatti dopo i tragici eventi del Bloody Sunday di Denny, il rapporto con Rob, il suo compagno inglese, divenne insostenibile, fino a quando decise di lasciare Londra e tutto ciò che aveva amato in quegli anni: dall’Inghilterra della provincia, alla letteratura, dalla classe operaia ai football club, e di far ritorno a Dublino. Ricominciò la sua vita da zero, affrontò con dignità e senza falsi pudori i suoi problemi con l’alcol, i tanti lavori temporanei fino all’arrivo all’Irish Time.
Con un ritmo narrativo molto coinvolgente Sei qualcuno? è la coraggiosa autobiografia di una donna che ha lottato da bambina, fra povertà e precarietà, un padre assente; da ragazza contro un’istruzione riservata a pochi; da donna l’ambiente letterario ostile e infine la sua battaglia più grande, quella della dipendenza dall’alcol.
"Nessuno mi ha obbligata a mettere nero su bianco queste cose. Non so perché questa storia avesse tanto bisogno di essere raccontata. O forse sono io che me la racconto… I tempi e la cultura in cui sono cresciuta mi hanno insegnato a pensare che, da qualche parte nel mondo, esisteva un’altra persona, la mia metà, che stava camminando verso di me."
La storia di Nuala è una storia di memorie, autentica e commovente. Considerata dalla critica una delle migliori scrittrici dell’Irlanda contemporanea, Nuala O’Faolain attraverso il racconto della sua vita, fra sofferenze e solitudine, rinunce e poche soddisfazioni, fra amori rincorsi e altri vissuti, ha saputo guardare dentro se stessa e narrare la storia del suo paese.
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