Sei tu, stupida?
- Autore: Claudio Scaia
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Un giorno arriverà la Grande Mietitrice. E non avremo scampo. Game over. Fine delle trasmissioni. Non ci sarà più tempo. Se non per pronunciare qualche parola. Non si sa quale. Dipende: se saremo coscienti, se la morte ci coglierà preparati oppure no. Diremo qualcosa, se ne avremo la forza, farfuglieremo una battuta, magari banale, scontata, forse disperata. E, con ogni probabilità, verrà dimenticata in tutta fretta.
Claudio Scaia, dal canto suo, ha condotto un’operazione originale e del tutto peculiare: raccogliere le ultime parole pronunciate da condottieri, politici, filosofi, santi, attori, scrittori… Personaggi che, nel bene e nel male, hanno scritto pagine di storia, che hanno provato, talvolta riuscendovi, a condizionare, se non a cambiare, le sorti dell’umanità. Parole, ma anche epitaffi. Messi insieme all’interno dell’agile libretto Sei tu, stupida? (Le Strade Bianche di Stampa Alternativa, 2021).
Scaia è arrivato a destinazione consultando libri, navigando tra i meandri della rete, scandagliando riviste e vecchi tomi. Il quadro è più o meno completo – di certo, si tratta di un quadro significativo –, la lettura è coinvolgente, a volte spassosa, se non amara, in ogni caso stimolante e non priva di sorprese. Si va da un banale “Datemi i miei occhiali”, frase implorata dal moribondo Fernando Pessoa, all’irridente “Meno male, così moro guarito”, parole con le quali si congedò dalla vita Ettore Petrolini, passando per l’interrogativo scelto per dare il titolo al libro, quel “Sei tu, stupida?”, proferito, non senza ironia, dal romanziere russo Michail Saltykov-Scedrin. E gli epitaffi? Magnifico quello scelto dall’attore statunitense W.C. Fields, “Tutto sommato, vorrei essere a Filadelfia”, coerente, invece, la scelta di Karl Marx, caduta su di uno speranzoso “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi. I filosofi hanno solo interpretato il mondo, il punto è cambiarlo”.
Solo piccoli esempi di un libro singolare e, per certi aspetti, sconcertante. Potrebbe costituire fonte di ispirazione quando la Grande Mietitrice di cui sopra verrà a marcare visita dalle nostre parti. Con la speranza che il fatidico appuntamento si materializzi il più in là possibile.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sei tu, stupida?
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