Sette luoghi
- Autore: Youssef Ziedan
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2014
La storia e la formazione umana di un giovane arabo di nazionalità sudanese, scuro di pelle, studente di sociologia all’Università di Assuan in Egitto, guida turistica nei luoghi archeologici della valle del Nilo, religioso osservante delle prescrizioni coraniche di cui conosce a memoria gran parte delle Sure, questa è la lunga vicenda biografica del ragazzo di cui lo scrittore egiziano Youssef Ziedan ci racconta l’intreccio di vicende private e la grande storia collettiva nel mondo arabo dagli anni Novanta a tempi molto recenti.
Incontriamo tanti luoghi diversi, sette appunto, quelli nei quali il ragazzo comincia a muoversi e che attraverserà, armato di una discreta cultura, grande fede, attaccamento alle tradizioni religiose di una spiritualità islamica profondamente vissuta, e che lo porteranno inesorabilmente alla rovina: l’ingenuità, la fiducia in Allah e nei suoi simili, il culto della famiglia e del lavoro, non lo difenderanno dalle grandi insidie che la storia del mondo musulmano dagli anni Novanta in poi ha vissuto e in parte ha causato.
Il ragazzo viene presentato ad un ancora giovane sceicco, Osama Bin Laden, proprio da suo padre, che lo ritiene un benefattore e che vorrebbe che il figlio ne divenisse seguace.
Invece il giovane si innamora perdutamente di Nora, una bella ragazza che vive ad Alessandria, dove si sta laureando: l’amore è ricambiato, e per alcuni mesi i due giovani vivono come in un sogno, certi che prima o poi il loro matrimonio verrà accettato dalle rispettive famiglie. Purtroppo non sarà così e nel bel mezzo del loro rapporto divenuto ormai molto intimo Nora scomparirà. Il ragazzo si dispererà e accetterà un lavoro che lo porta lontano dalla sua terra, negli Emirati, dove comincerà a lavorare in un’azienda di latticini come venditore e contabile... poi, per meriti sarà trasferito in Uzbekistan dove accetterà di sposare una ragazza russa ma di religione islamica. Per ultimo, accetterà un incarico come cineoperatore nei fronti di guerra in Afghanistan...
Ma ormai il destino del protagonista di questo romanzo dal finale oltremodo drammatico si sta per concludere, e le atrocità da parte degli Americani, che abbiamo letto e visto sui giornali qualche anno fa, diventano la realtà infernale nel quale il nostro ingenuo personaggio è stato scaraventato.
Ho letto con disagio e angoscia le ultime pagine del libro di Ziedan, lettura che consiglio a tutti i nostri connazionali che desiderino capire di più e meglio cosa è avvenuto e continua a succedere nei paesi del vicino Oriente, dove guerre di religione e scontri di civiltà non sono solo slogan o parole, ma drammi di intere popolazioni per lo più inermi e inconsapevoli, stritolate e prigioniere di logiche di cui nulla sanno, destinate a concludere la loro vita in prigioni medioevali, sottoposte a torture inimmaginabili in tempi di democrazia accettata e vissuta dai cosiddetti paesi civili.
In Sette luoghi (Neri Pozza, 2014) ci sono anche pagine poetiche, piene di profumi e parole dolci, di preghiere e rapporti affettivi sinceri, di tempi in cui sembrava accettata e possibile una normale convivenza fra popoli civili anche se di diversa provenienza etnica e religiosa. La storia non è andata in questa direzione, come Youssef Ziedan ci racconta con amarezza e serietà.
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