Sette sono i re
- Autore: Angelo Ricci
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Sette sono i re (Tombolini, 2014) di Angelo Ricci non è il genere di libro che solitamente scelgo, eppure ha attirato la mia attenzione.
All’inizio non capivo bene in che “mondo” fossi finita, così diverso, così sporco e tetro rispetto a quello che mi circonda. Poi pagina dopo pagina mi sono resa conto che ad essere descritta è l’altra faccia della medaglia. Dell’Italia. Quella che spaventa, che è sconosciuta, ignorata. Ma presente e viva. Dove la violenza e lo sfruttamento sono all’ordine del giorno. Dove per soldi si è disposti a tutto. Come il mercenario, protagonista del libro, che si trova immischiato in una missione delicata e importantissima. Convocato dalle alte sfere, non può che accettare la proposta.
Un uomo senza scrupoli, come una macchina programmata per fare ciò che gli viene ordinato. Di lui non conosciamo l’aspetto, ma la sua attitudine e la sua caparbietà sono aspetti cardine del suo carattere. A tratti si può scorgere un’umanità ormai rinnegata e dimenticata, in quest’uomo così crudele e schiavo della sua vita, con un passato costellato di battaglie, guerre, attentati. Come se la condotta che tiene, sia l’unica possibile.
Scritto con cattiveria. Il lettore si sente spettatore passivo e inerme. La storia e l’atmosfera sporca e tetra prendono il sopravvento. Paura. Confusione. Ci si sente persi nell’abisso di questo mondo, senza via di uscita. Ma si anela sempre più a sapere ciò che succede.
"Io non sono un porco. Io non sono un bastardo. Certe volte mi dimentico quello che è successo nel passato. Ma non dimentico che sono soltanto uno che fa il suo lavoro. E non voglio sapere niente del loro rispetto."
Sette sono i re
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