Sintonie
- Autore: a cura di Graziella Valeria Rota
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2022
Il prosimetro Sintonie è ideato e curato dall’artista Graziella Valeria Rota, autrice del quadro astratto in copertina. È un’antologia coinvolgente e originale, nella quale poeti e prosatori delineano la condizione attuale del pianeta, ormai globalizzato, che si riflette in ognuno in modo specifico, ma con coordinate comuni. È lo “spirito del tempo” e in ciò, nella testimonianza, sta il suo valore. Le parole sono supportate e illustrate da opere d’arte visiva e fotografie pregevoli.
Le visioni sono molteplici, forti, molto spesso dolorose, a volte con prospettive negative, altre con sprazzi di speranza ed evoluzione verso un miglioramento. Viviamo tempi difficili, violenti; il virus Sars-cov-2 è al centro dei nostri discorsi. Il libro è caratterizzato da un taglio epico ed etico. Le voci sono paragonabili all’insieme di strumenti che formano un’orchestra; il direttore è la finalità dichiarata in prefazione dalla curatrice: la ricerca del bene e la difesa della libertà, con la consapevolezza che
"Ogni immagine conduce per mano la sua ombra, ogni parola comporta con sé l’impossibilità di dire e ogni nuovo sorgere è il separare e l’unire."
La realtà è per sua natura contraddittoria, la sintonia si realizza proprio nel saper guardare a fondo con la ricchezza del pluralismo, opposto al pensiero unico e omologato.
Mario Buffa esprime con lucidità la malinconia inesauribile della (in)cultura digitale distopica:
"La nuova filantropia... / Dove l’istinto delle fauci / Collega i continenti dell’usura / Con i server della scienza / Il sistema binario ci ha fottuto / Ci accende e ci spegne / Siamo diventati autentiche materie prime / Da trasformare in manufatti / Ovvero / Schiavi".
Siamo alla pari di cose. La comunicazione via internet cancella il linguaggio non verbale, il più ricco di contenuti emotivi non contraffabili. Esiste la dipendenza psichica dal cellulare, come dalla televisione. Già Rainer Maria Rilke ne I sonetti a Orfeo aveva stigmatizzato con presa di posizione negativa l’uso eccessivo delle macchine che tende a meccanizzare l’agire umano, sempre più privato della scintilla coscienziale e del libero arbitrio.
Come contrappeso, la poetessa Antonella Barina, alle falde dell’Etna, dove la natura esplosiva è altamente feconda (la terra nera produce il doppio e la lava ha la stessa funzione vitale delle inondazioni del Nilo), scopre che diverrà nuovamente madre, con tutto il carico simbolico positivo che l’evento comporta.
Francesca Costa ripete a se stessa: "Devo continuare a sperare / per non viaggiare sulle rive / di questo mondo infame!".
Oliva Novello: "Dov’è il plurale pensiero / se non nei sogni custoditi delle stelle?".
Il sogno è concepito dall’autrice non soltanto alla maniera freudiana, compensazione di desideri irrealizzati, ma come autentico serbatoio di pensiero e creazione.
Viene spesso rimarcata la funzione positiva del femminile, così in Anna Piccioni:
"In ogni guerra le donne / sono le prime vittime: / [...] Ma nel momento della ricostruzione / soprattutto interiore, / sono in prima linea; / [...] mentre gli uomini sconfitti / da una parte e dall’altra / rimangono a leccarsi le ferite / e covano vendette."
Nuria Barbara Kanzian, filosofa, profonda studiosa del pensiero orientale e occidentale, nel suo saggio sulla civiltà indiana prevedica, risalente a oltre quattromila anni fa, matriarcale, sottolinea:
"La struttura di quel popolo era organizzata in clan detti "kur" che significavano la figura femminile principale, guida del clan e sacerdotessa della famiglia, la quale custodiva tutte le proprietà senza trarne alcun profitto personale."
Sembra l’età dell’oro. Riusciremo mai a riconquistarla?
L’antologia è dedicata a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i due martiri trucidati a Mogadiscio nel 1994, reporter e fotoreporter uniti nella ricerca pura della verità, giornalisti nei luoghi di guerra integerrimi ed eroici. Molte liriche li innalzano a mito moderno del coraggio, indimenticabili, ben sapendo che le cause e i motivi della loro fine non verranno mai a galla. Alenka Deklic si spinge fino a sentirli immortali, poiché essi sono “due anime” e la morte è
“Una particella nel cerchio dell’eterna trasformazione. Un nuovo tempo sta sorgendo – La Vita persiste nell’eternità.”
Auguriamoci che veramente un nuovo tempo sorga dalle macerie di una civiltà ormai decadente. Spengler aveva profetizzato “Il tramonto dell’Occidente” un secolo fa.
Nella seconda parte del volume dedicata alla prosa troviamo diversi racconti di fantascienza, ambientati nel futuro, in cui bene e male si fronteggiano. Anche qui spesso l’atmosfera è cupa e pessimista; anche un domani l’élite dei supermiliardari, scrive Mario Buffa, terrà in mano le sorti del pianeta e Bezos, il proprietario di Amazon e molto altro, avrà già acquistato la Torre di Pisa.
Graziella Valeria Rota inventa Chipi che viaggia tra popoli intergalattici in cui il male non scompare ma finalmente "la Parola si fece pensante e il Pensiero si fece Parola". Chipi fugge in un Aldilà "per non essere schiacciata per le sue opinioni che nel branco dicevano blasfeme".
E troverà anche l’amore.
Marcello Bergamini, filantropo nella vita diurna, nel buio notturno rivelatore dei nostri segreti, sogna con terrore di essere diventato un mostro che procura morte. Chiara nello scrittore la consapevolezza delle zone d’ombra dell’anima.
Il libro si conclude con le frase poetica carica di ottimismo di Maurizio Vesnaver:
"Mi accompagna come un mantra il pensiero positivo sento forte la bellezza di essere qui, di essere vivo."
Tutti i numerosi autori (non posso qui enumerarli tutti, ho seguito linee tematiche portanti nelle citazioni) sono degni di attenzione e meditazione. In appendice ognuno è presentato con un curriculum caratterizzante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sintonie
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