Sogno d’Africa di Maria Teresa Casu

Maria Teresa Casu, docente di matematica in pensione, ha potuto finalmente dedicarsi alla scrittura, la sua antica passione e ha recentemente pubblicato “Sogno d’Africa”, un libro che è una commistione di vera poesia e di emozionanti sentimenti.
L’autrice, che ama la musica lirica, ha cantato per diversi anni come soprano in un coro femminile; le piace anche dipingere il vetro, ritraendo nei suoi disegni una natura incontaminata.

Ed è sicuramente la natura, pura, incontaminata ed affascinante, ad emergere in questo libro dove Maria Teresa Casu narra il viaggio della madre in terra d’Africa:

“Ci stuzzicava la curiosità di conoscere le persone che avevano ottenuto la nostra stessa destinazione (…) e continuavano a far finta di niente. Ci si limitava allo scambio del buon giorno, e delle abituali manifestazioni di cortesia. L’ostacolo venne superato, quando durante il pranzo, nel vicino tavolo di commensali, udimmo una cadenza dialettale familiare: «Pitticcu su famini, to’ ca si sezzeusu».

Tutto il testo ripercorre il viaggio in Africa, sullo sfondo della guerra e del colonialismo:

“L’amore con la quale è stata conservata nella memoria dell’autrice l’ha protetta, restituendola al lettore pura e scorrevole, permettendo di ripercorrere quel viaggio con curiosità e nostalgia sia a chi lo ha vissuto sia a chi invece ne ha solo sentito parlare”.

Una storia, quindi, delicata e forte, la narrazione di un fatto realmente vissuto, reso con una scrittura semplice e veloce che però non trascura la caratterizzazione dei personaggi che animano la vicenda. Una narrazione precisa, arricchita da un ricco apparato iconografico, posto in appendice, che impreziosisce e completa il volume. Una lettura avventurosa, intrigante ed avvincente. Un “bel sogno” che bene illustra da dove nasce quel mal d’Africa, fascinoso e terribile al contempo.