Solo le montagne non si incontrano mai. Storia di Murayo e dei suoi due padri
- Autore: Laura Boldrini
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2013
Pubblicato da Rizzoli nel 2013, il volume “Solo le montagne non si incontrano mai” rappresenta il coronamento di quell’impegno che Laura Boldrini aveva preso con se stessa e iniziato “il 9 giugno 2008, in Italia, durante un programma televisivo in cui accadde quello che non avrei mai immaginato”. La trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? aveva invitato l’autrice in studio nella sua veste di portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) per tentare di risolvere una vera mission impossible. La conduttrice Federica Sciarelli e la sua redazione cercavano una bambina della quale ben quattordici anni prima si erano perse le tracce in Somalia e il cui padre era convinto si trovasse in Italia.
“Un redattore della trasmissione, Matteo Berdini, mi aveva contattato raccontandomi la storia di Mahad uomo stimato e community leader rifugiato somalo a Dadaab, e di sua figlia Murayo”.
La bambina era sparita nel marzo 1994 dopo essere stata ricoverata nell’ospedale militare italiano di Johar a circa ottanta chilometri da Mogadiscio. Secondo la ricostruzione di Mahad sua figlia che allora doveva avere circa otto anni, poteva essere stata portata via dai militari italiani, perché ancora cagionevole di salute e perché lui, suo unico familiare, non era riuscito ad arrivare a Johar prima del ritiro della missione militare.
L’Alto Commissariato gestiva i tre campi di Dadaab occupato da quasi 500mila persone, il più grande agglomerato di rifugiati al mondo, e per Laura Boldrini questa vicenda dolorosa era l’occasione per ricordare al pubblico di Rai Tre che in Somalia c’era da anni una guerra civile che provocava migliaia di rifugiati e tante famiglie distrutte e separate.
“Non c’è stato un giorno della mia vita in cui non abbia pensato a mia figlia”
erano state le parole di Mahad mentre rivolgeva un appello a chiunque sapesse qualcosa di Murayo pregando di comunicare sue notizie, assicurando che lui non aveva diritti da avanzare. L’uomo inoltre esprimeva tutta la propria gratitudine alla famiglia che aveva cresciuto sua figlia il cui nome significava specchio perché Murayo quando era nata assomigliava moltissimo alla madre Suban, ormai morta da molti anni.
“Se mia figlia oggi ha un altro nome, se è stata cresciuta con una cultura diversa dalla nostra, seguendo un’altra religione, io lo accetto e lo rispetto”.
Inaspettatamente al termine della trasmissione era arrivata una telefonata dalla Sicilia:
“Buona sera sono Patrizia Torregrossa, la mamma di Muraya”.
“Solo le montagne non si incontrano mai” aveva scritto un padre alla propria figlia che non vedeva da troppo tempo. Nel 2010 Murayo con Laura Boldrini era tornata nella sua terra natale per conoscere la persona che l’aveva messa al mondo, per tentare con tutte le sue forze di recuperare la propria infanzia, quella parte non vissuta della propria vita.
“Mi sento a mio agio in Africa perché avverto un senso di appartenenza”.
La ragazza appena scesa dalla scaletta dell’aereo aveva baciato il suolo, un gesto che l’autrice aveva visto fare tante volte a Lampedusa “ai sopravvissuti dei naufragi, quelli vivi per miracolo. Quelli che dall’Africa venivano in Italia. Murayo invece esprimeva gratitudine alla sua terra d’Africa”.
In questo libro commovente, redatto con mano delicata e sensibile, viene narrata non solo l’odissea di un padre che ha perso e che cerca la propria figlia ma appare anche la descrizione delle centinaia di migliaia di persone che negli anni erano state costrette a fuggire dalla Somalia e che dopo viaggi terrificanti riuscivano a mettersi in salvo.
“In alcuni casi giungendo anche in Italia, a Lampedusa o sulle coste siciliane dove purtroppo al loro arrivo i media spesso li etichettavano come clandestini e l’opinione pubblica li guardava con paura”.
Nel suo discorso di insediamento come Presidente della Camera dei Deputati pronunciato lo scorso 16 marzo, l’On. Laura Boldrini ha detto
“Ora la Camera sia la casa degli ultimi”.
Quegli stessi ultimi dei quali la neo Presidente si è occupata in ventiquattro anni spesi al servizio delle Nazioni Unite in viaggio per il mondo. La storia che qui racconta è efficace e può insegnare a chi la legge il valore di parole desuete quali speranza e riconciliazione.
“Per me scrivere Solo le montagne non si incontrano mai, è stato appassionante. La storia di Murayo e dei suoi due padri mi ha avvicinato a realtà e persone molto diverse, all’avventura umana di due famiglie i cui destini si sono fatalmente incrociati e hanno preso una rotta inaspettata. Mi ha commosso e coinvolto, mi ha messo in contatto con i miei sentimenti, anche quelli più nascosti”.
Solo le montagne non si incontrano mai
Amazon.it: 10,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Solo le montagne non si incontrano mai. Storia di Murayo e dei suoi due padri
Lascia il tuo commento