Sommersi. Se trattengo il respiro
- Autore: Elisabeth Cappa
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Elizabeth Cappa, londinese di nascita e milanese di adozione, pubblica il suo libro Sommersi. Se trattengo il respiro (2021) con la casa editrice Bookabook con il metodo crowdfunding, per cui ogni libro "è stato scelto con cura, due volte. La prima dai nostri editor, che danno un giudizio professionale sulla qualità dell’opera; la seconda dai lettori, su bookabook, che hanno sostenuto il libro pre-ordinandolo dopo aver letto l’anteprima e diventandone, in questo modo, gli editori morali”.
Romanzo d’esordio, catapulta i lettori in una epoca passata. Siamo a Milano negli anni Ottanta. Non è la Milano da bere, popolata dai ricchi yuppies con il giaccone Moncler. È la Milano buia, dell’eroina, della droga. È una vicenda di distruzione, di gioventù bruciate, non amate. La vicenda ha due protagonisti: Arianna e Flaviano. Arianna:
“Ha diciassette anni, vivo a Milano e sono al quarto anno delle superiori. Con la mia famiglia abitiamo in centro città, nella bella e rumorosa piazza Cavour. […] Di carattere, posso dirlo, sono nervosa ed irrequieta."
Flaviano e un ragazzo:
“incazzato nero. La rabbia trattenuta ti allarga le pupille. Mi guardo torvo […] ti sollevi una manica e mi mostri l’interno dell’avambraccio, gonfio e bianchissimo, tranne per il nerastro e il violaceo là dove si è concentrata l’infezione sulle vene calde e perfette per piantarsi una spada passata da chissà quante mani, tirando su e giù sangue e Roba, su e giù Roba e sangue.”
Tra di loro scorre a fiumi un nemico terribile: la droga, l’eroina, che come da testimonianza:
“Amo il sapore di eroina che si confonde con la sua saliva. Quell’aroma di cloroformio che emana. Il flash che vive al mio posto quando, steso su un prato del Parco Sempione, si pianta un ago nel braccio e gli vedo l’anima svanire dagli occhi. Fa quello che vorrei fare io. È l’uomo che vorrei essere.”
Il libro è il racconto vivido e statuario di una “relazione tossica”. Una relazione che segna indelebilmente i protagonisti che la vivono, costringendoli “a raccontarlo per non vivere in apnea”. La droga è la protagonista in seconda della narrazione, diventa “compagna di vita e di morte”.
E su tutto si affaccia lo spettro devastante dell’Aids.
Sommersi è un romanzo duro, che non lascia scampo, travolge il lettore per condurlo negli abissi più neri, dove nulla è più. Con una speranza, l’ultima: “così finisce, tra chi sarà sommerso e chi riprenderà il respiro”. Chi sarà tra Arianna e Flaviano? Buona lettura.
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Un libro perfetto per...
Adatto agli amanti delle storie d’amore dure, forti, potenti.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sommersi. Se trattengo il respiro
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