Sonata d’inverno
- Autore: Dorothy Edwards
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Fazi pubblica per la prima volta in Italia nella collana “Le strade” Sonata d’inverno (2022, titolo originale Winter Sonata, traduzione di Francesca Frigerio) di Dorothy Edwards (18 agosto 1902 – 5 gennaio 1934), la giovane autrice gallese accolta nel Bloomsbury Group da Virginia Woolf.
Dorothy Edwards, nella sua breve vita perché morì suicida a soli trentadue anni, scrisse una raccolta di racconti, Rhapsody (1927), apprezzati dalla critica, che le spalancarono le porte del Bloomsbury Group, e un solo, prezioso romanzo di neanche duecento pagine. Seppe comporre una vera e propria elegia dell’inverno, stagione a torto ritenuta triste e cupa, vissuta in un piccolo villaggio della campagna inglese, dove le vicende sociali e sentimentali dei protagonisti principali di questa piccola comunità vagheggiano il mondo di Miss Jane Austen e il lento, monotono fluire della vita tipico della poetica di Cechov.
Ciascun personaggio, consapevolmente o meno, cerca il senso profondo della vita, che sia un bambino, un ragazzo oppure al tramonto della propria esistenza. Serve coraggio per dare una svolta, e tutto rimane sottotraccia, sussurrato, in un’atmosfera, quella invernale, rarefatta, dove anche i latrati di un cane vengono percepiti come ovattati. Aneliti, desideri, voglia di riscatto, di cambiare sotto i tiepidi raggi del sole che spuntano dalle nuvole impalpabili. Ma questo è un tepore illusorio, giacché la terra si è già indurita in previsione dell’inverno ed è insensibile al sole. Il pallido cielo invernale osserva muto tutto ciò che accadeva su questo lembo di terra inglese quasi sempre priva di luce.
Ecco Mr Arnold Nettle, il nuovo impiegato del telegrafo, un giovane strano e timidissimo che ama esercitarsi al violoncello e alloggia presso la famiglia Clark. Famiglia fondamentale per la narrazione, composta dalla padrona di casa, sua figlia Pauline, “una ragazza insolente”, che secondo la madre presto si sarebbe messa nei guai, e il figlio minore della donna, il piccolo Alexander. Più su, sulla collina, c’è l’abitazione delle sorelle Neran, le belle ed eleganti Olivia e Eleanor dai profondi occhi blu, “una bambina incapace di amare”, che hanno sempre vissuto nella casa bianca con gli abeti insieme allo zio. L’anno precedente la morte di quest’ultimo, è andata a stare con loro una zia, Mrs Curle. Lo zio era il fratello della madre, la zia sorella del padre. Dopo un certo periodo di tempo, ecco giungere a vivere lì il figlio di Mrs Curle, George, un ometto scuro, grasso, di indole buona e affabile, che dice di studiare filosofia, e spesso assume l’aria di chi si crede importante. Adesso si avvicinavano le festività natalizie, ospite (s)gradito nella casa sulla collina era Mr Premiss, autentico dongiovanni, che soffriva d’insonnia e si divertiva a corteggiare nello stesso tempo due giovani fanciulle.
“All’improvviso Mr Premiss le si fece vicinissimo, mise il braccio sotto il suo e, prendendole la mano, gliela strinse così forte da farle quasi male”.
Il sole tramonta e poi scompare dietro gli scuri rami piumati degli alberi, lasciando striature rosse nel cielo grigio, ma non per questo tramontano i desideri. È la condizione umana che ci fa oscillare tra speranze, gioie e delusioni.
“Il vento soffiò a quel modo per tutta la notte e al mattino le foglie dorate erano state strappate via dai rami spogli e giacevano sul duro terreno freddo e nelle strade, sotto gli zoccoli dei cavalli e le ruote dei carri. Il vento era gelido e pungente. Era arrivato l’inverno”.
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