Spopolamento e disurbanizzazione in Calabria. Schedature e strategie di rigenerazione urbana dei centri minori. La rete regionale degli ecovillaggi.
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- Anno di pubblicazione: 2013
a cura di Maria Adele Teti
Maria Adele Teti, professore ordinario di Urbanistica, ha curato un interessantissimo saggio sullo spopolamento e “disurbanizzazione” in Calabria, con il contributo degli architetti: Gabriella Pultrone, Domenico Francesce e Alessandro Ciliberto.
Il saggio consiste di un corposo e densissimo lavoro che comprende una puntuale e precisa schedatura dei Centri Minori in cui si analizzano le condizioni dello spopolamento e disurbanizzazione delle aree interne per comprendere le “reali condizioni insediative e socio-economiche dei centri urbani minori”.
Dall’analisi territoriale effettuata si rileva che esiste una nuova geografia del sottosviluppo che si estende dalle aree interne spesso fino alle coste, avvicinandosi ai capoluoghi di provincia. Rileva, giustamente, la professoressa Teti:
“Spopolamento e disurbanizzazione, tematiche complesse che dovrebbero essere opportunamente evidenziate nel Quadro Territoriale Regionale e nei vari settori di programmazione regionale e pianificazione del territorio, nella reale consistenza e complessità”.
Nel libro vengono offerti suggerimenti per superare il problema. I dati analizzati, comunque, mettono in crisi l’attuale ripartizione geo-territoriale delle aree, pertanto vengono proposti
“progetti d’area per singoli sistemi, al fine di creare sinergie tra comuni contermini e promuovere la riqualificazione, attraverso la formazione di una rete regionale in grado di sostenere progetti di sviluppo integrato”.
Moltissime le tavole sinottiche riportanti dati statistici e demografici, ma anche moltissime immagini che riportano gli elementi su cui puntare per valorizzare i territori, attraverso i “segni” dei territori, partendo dagli insediamenti storici e protostorici, passando per il disegno agrario (es. il segno romano della centuratio), e i segni della transumanza, le trasformazioni medioevali, gli insediamenti rurali e così via. Per effettuare le ricerche sono state utilizzate le metodologie più aggiornate: banche dati con cartografie, dati telerilevati, archivi amministrativi.
Si tratta, insomma, di un lavoro corposo e molto interessante concluso con 205 schede di primo livello e di sedici di secondo livello, che rappresenta una sorta di “regesto da cui estrapolare punti di forza e debolezza dei punti stessi”. È suggerita, nella premessa della prof. Teti, la divulgazione delle conoscenze che potrebbe avvenire attraverso un Portale telematico Regionale del lavoro di ricerca che è stata finanziata dalla Regione Calabria (con L.R. n.10/1998)
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