Statuto dei lavoratori
- Autore: Non disponibile
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2020
Sono passati 50 anni dal 20 maggio 1970, data in cui fu promulgato lo Statuto dei lavoratori, a cui è dedicato questo libro (Garzanti, 2020). Riproporre quell’impianto normativo, risultato di dure battaglie sindacali e figlio di anni fra i più bui della nostra Repubblica, ha, innanzitutto, un fine divulgativo o rievocativo. Per qualcuno, leggere lo Statuto dei lavoratori sarà un’interessante scoperta, per qualcun altro, una piacevole riscoperta. Ma, le pagine del libro, al di là di questi intenti, ci obbligano a riflettere su quello che è diventato, oggi, il lavoro.
Lo Statuto, suddiviso in sei Titoli contenenti le norme, tra le quali quelle importanti relative alla libertà e dignità del lavoratore, alla libertà sindacale e all’attività sindacale, è lo specchio alla luce del quale possiamo leggere le trasformazioni dei rapporti fra impresa e lavoratori; per comprendere il discostamento quantitativo e qualitativo fra quelli che erano e quelli che sono, oggi, quei rapporti.
Il bilancio è negativo, come sottolinea Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, nella prefazione al libro. Secondo Landini, oggi,
”si è avuta, attraverso tutte le forme di contratto di lavoro atipico, subordinato, autonomo-parasubordinato o autonomo tout court (tra cui le famigerate partite IVA), la proliferazione del lavoro precario che ha messo in discussione la stabilità economico-sociale, le opportunità e l’effettività dei diritti non solo dei lavoratori dipendenti, ma anche di ampie fasce di lavoratori autonomi, persino appartenenti a settori tradizionali delle professioni intellettuali e protette”
Una rivoluzione del mercato del lavoro che ha inciso sui rapporti fra impresa e lavoratori. È, per questo motivo, che Landini auspica a una riforma del lavoro, a un nuovo Statuto dei lavoratori, più in linea con i tempi. Non solo un auspicio ma un progetto che ha trovato forma nella proposta elaborata dalla CGIL, la Carta universale dei diritti del lavoro. Nella Carta i diritti del e nel lavoro sarebbero basati sulla persona e non più sulla tipologia contrattuale. Ci troveremmo di fronte a una rivoluzione prospettica. E noi ci sentiamo di stare dalla parte di questa proposta.
La lettura dello Statuto dei lavoratori è importante per tutti questi motivi. Le pagine scorrono velocemente e sono comprensibili anche a un pubblico non addetto ai lavori. Avremmo, forse, voluto un commento specifico alle norme che fungesse da contrasto e da stimolo alle riflessioni del lettore, la cui interpretazione rimane libera nel conoscere lo Statuto, protagonista indiscusso nel dibattito sociopolitico negli ultimi anni del secolo scorso e trampolino di lancio per nuove visioni sull’attuale mondo del lavoro.
Statuto dei lavoratori
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