Stella cadente
- Autore: Laura Horses
- Anno di pubblicazione: 2013
Stella Cadente (SensoInverso, 2013) di Laura Horses, autrice salernitana alla sua prima pubblicazione, è una storia che non vuole solo raccontarci la vita di una rockstar, ma andare molto più a fondo, salire sul palcoscenico e intrufolarsi dietro il grande telone dello spettacolo e della recita mediatica, per cogliere e mostrare al pubblico cosa si nasconde davvero dietro tutte quelle dicerie e false verità con cui siamo abituati a guardare i grandi eroi della musica mondiale.
Laura Horses ama la musica rock che, come dice lei stessa, le ha insegnato come vivere e come osservare ciò che la circonda. L’ha anche salvata e le ha mostrato qual era la sua strada: scrivere un libro che fosse una denuncia, che avesse lo scopo di dire finalmente la verità sui sentimenti e le emozioni di un idolo che in questo romanzo non è altro che il simbolo di un’intera generazione e di quelle che ancora arriveranno.
Colin Crowne, detto “la bestia”, è il protagonista che impareremo a conoscere passo dopo passo e che ci farà avvicinare lentamente al proprio cuore e alla propria anima, dotata di una profondità che forse neanche lui conosceva. E’ il leader di una banda rock famosa in tutto il mondo e vive una vita al limite dell’eccesso tra musica, alcool e fan che non aspettano altro che mostrargli tutto il loro affetto. Ma la vita gli ha riservato una tragico colpo basso che Colin non avrà la possibilità di combattere: un cancro. Dalla scoperta della malattia fino alla sua definitiva dipartita, conosceremo Colin, sia la rockstar e la bestia, e impareremo ad amare un uomo che non si arrende, che non si abbatte e che cerca in tutti i modi di vivere al pieno e al meglio gli ultimi mesi della propria esistenza.
Gli resta un anno di vita e Colin ha solo 32 anni, tanti amici che lo sostengono, un fratello e una sorella che lo amano e un rapporto molto complicato con il padre e la madre. E’ scappato di casa all’età di sedici anni perché non riusciva più a sopportare gli abusi del padre, resi ancora più incomprensibili dall’atteggiamento omertoso della madre. Ha girato il mondo fino a quando non è diventato famoso con la sua band di musicisti e da allora ci sono stati soltanto successi. Colin non può dimenticare tutto questo, così come non possono riuscirci gli altri, amici, manager e soprattutto nemici, come il cantante Nick con il quale avrà un rapporto assai burrascoso che alla fine si concluderà per il meglio.
La malattia è straziante e opprimente. L’autrice è coraggiosa e diretta nel descrivere i cambiamenti nel fisico e nella mente di Colin, mantenendo sempre quella verità a cui ha giurato fedeltà fin dall’inizio. Una verità che molto spesso emoziona, perché il cuore e l’anima di Colin saranno messe a nudo e osservate in tutta la loro pienezza. Scopriremo la bellezza e la fragilità di un essere umano che soprattutto nel momento più difficile della propria vita si accorge di provare affetti che non pensava esistessero, custoditi gelosamente nel suo cuore. Ma si accorgerà soprattutto di quanto chi lo circonda e soprattutto i suoi fan, tengano a lui, tanto da non abbandonarlo mai.
Il percorso del protagonista è per certi versi esaltante, a volte divertente, ma soprattutto verso la fine del libro è molto intenso fino alle lacrime. Laura Horses ci dà la possibilità di entrare nel mondo rock e di conoscere da vicino chi lo vive, affidandoci un compito importante: quello di credere in ciò che lei racconta e di prenderlo come l’unica verità possibile.
E per convincerci di questo, la nostra autrice ci racconta nel dettaglio i concerti, i battibecchi, le discussioni, le minacce, gli scontri tipici di questo ambiente e il modo in cui gli eroi della musica sopravvivono portandosi dietro costantemente l’ombra sacra del successo. Scopriamo anche quello che non credevamo potesse esistere: le rockstar amano la solitudine e soprattutto odiano quella notorietà che non gli permette di entrare in un locale in compagnia e bere e mangiare come chiunque altro senza essere assalito dai fotografi e da notizie false e spesso spregevoli.
Attraverso il personaggio creato dall’autrice veniamo catapultati in un modo meraviglioso, pieno di suoni, di musica e di tante luci, molte delle quali non sono altro che riflettori che abbagliano.
Ma sta a Laura e a noi cogliere ciò che si nasconde nel buio, nel profondo nascosto di queste anime che, seppur appaiono come idoli immortali e indisciplinati dal cuore di ghiaccio, sono esattamente come ciascuno di noi, esseri umani, in cerca di pace e di affetto.
Colin troverà entrambe le cose alla fine del suo percorso, quando a noi che leggiamo, sarà già mancato il fiato diverse volte, dopo aver letto ciò che gli succede e come decide di affrontarlo.
Una delle ultime scene vale la pena di essere letta, perché in essa si concentra tutto l’intento dell’autrice e soprattutto il valore e il sentimento di una storia che non può e non deve lasciare indifferenti, nessuno.
Colin ci racconta chi era e come è diventato ciò che è adesso, lo fa mentre sta scrivendo il suo diario e a noi sembra di conoscerlo da sempre. Un amico, un confidente, qualcuno che ha irrevocabilmente bisogno di noi per essere ascoltato, capito, amato oltre la maschera di bestia che ormai non esiste più. Viene da chiedersi se sia mai esistita, forse sì, ma noi preferiamo di gran lunga l’uomo che nonostante la sua malattia, ha scelto la forza ed il coraggio di affrontarla con consapevolezza e con uno strano senso di tranquillità.
Stella cadente è il racconto di un viaggio al limite della vita, dal quale non si torna indietro. Non importa se tu abbia trent’anni o novanta, la morte viene a prenderti inesorabile, vestita come sempre a festa. Non la sentirai arrivare perché non ama farsi riconoscere. Te la troverai davanti e vedrai solo il nero della notte eterna e ascolterai, tremando, il suo sussurro mentre ti dice lieve, che adesso è arrivato il tuo momento. E allora tu, come Colin, non potrai fare altro che andare e in quel momento non importerà più che te ne stai andando, importerà solo ciò che avrai lasciato, perché la morte puoi ancora sconfiggerla, se resterai impresso nei ricordi di chi ti ama.
“Quando nasci è la luce della sala parto. Quando muori, forse, è il Paradiso.”
Stella cadente
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