Storia di Anna di Giuliano Gallini

Lo ha dichiarato l’autore stesso, il ferrarese Giuliano Gallini, naturalizzato padovano: il suo terzo romanzo, Storia di Anna (Nutrimenti, febbraio 2020), celebra il potere dell’immaginazione.

Solito a tracciare potenti figure femminili attraverso una prosa essenziale, Gallini ci parla della giovane Anna Mantovani, che, dopo la prematura morte dei genitori, si trasferisce da Cremona a Ferrara. Un’occasione allettante per dare una svolta, quell’offerta di lavoro come dietista presso un ente privato. Il senso di perdita, insieme all’angoscia per l’abbandono, sono tematiche costanti nella caratterizzazione di questo personaggio, così come i viaggi della sua mente in una realtà parallela in cui cercare conforto, quasi come se le cose sognate potessero indirizzare sulla via migliore da seguire.

Anna è una donna malinconica ed estremamente intelligente. Del tutto ammaliata da quella città, Ferrara, descritta nei romanzi di Giorgio Bassani, con un giardino dei Finzi Contini a ogni angolo, da individuare, da esplorare.

L’incontro con Marco e il seguente matrimonio, che la porterà in seno alla famiglia di lui, i Marchini, taciterà la sua solitudine e la sua sete di certezze. La nascita del piccolo Giovannino incrementerà la sua calma apparente, così come le chiacchierate col bibliotecario e padrone di casa Cardinali, l’estate trascorsa al mare, al Lido di Volano.

Proprio qui, sulla spiaggia, il suo amore materno entrerà in conflitto col lato erotico, di donna, e inizierà quel dramma che la farà sprofondare in una crisi interiore che si specchia, di pari passo, con quella economica della città.
Preda delle sue ossessioni, Anna rimane da sola, alle soglie della pazzia. E inizia ad apparire ogni sera, quale presenza attesa e benevola, a un incrocio intersecato fra due viali.

”La sua sofferenza si metteva in discussione, ma con gentilezza. Metteva in discussione l’indifferenza, il narcisismo.”

Dura sarà la ricerca della guarigione, con un finale aperto, suggestivo e bellissimo.
Ogni descrizione della città denota un grande amore, da parte dello scrittore che vi è nato. Inframmezzato da molte curiosità e nozioni, che arricchiscono le conoscenze di chi nella città estense si sente come a casa.

Storia di Anna è una storia che emoziona e spinge il lettore a scoprire di più di questa donna fragile, che con generosità apre la sua mente e permette di creare congetture.
In particolare, c’è una frase che fa riflettere e, seppure nella sua tragicità, lascia un messaggio positivo:

”La follia è una ribellione alla cattiveria della vita. Per alcuni è solo un passaggio, non una caduta definitiva.”