Storia di un signore piccolo piccolo di Barbro Lindgren

La solitudine è un tema molto attuale nel mondo contemporaneo e, proprio perché molte persone ne fanno esperienza diretta, nelle storie che ne parlano in letteratura è spesso facile identificarsi. Non sono molte, però, quelle che raccontano la solitudine degli adulti ai bambini, facendo così scoprire loro fin da piccoli il valore dell’amicizia.

Questo è l’argomento di cui parla il libro intitolato Storia di un signore piccolo piccolo (Iperborea, 2021) scritto dall’autrice svedese Barbro Lindgren, una storia molto semplice, ma dal forte valore educativo per i piccoli lettori ai quali è destinata.

Storia di un signore piccolo piccolo è il primo titolo di questa scrittrice pubblicato dalla casa editrice Iperborea nel 2021. Consigliato a bambini a partire dai 4-5 anni di età fa parte della collana “I Miniborei” dedicata ai piccoli lettori ed è impreziosita dalle belle illustrazioni della svedese Eva Eriksson e con la traduzione di Laura Cangemi.
Il libro è stato pubblicato per la prima volta in Svezia nel 1979 con il titolo originale di Sagan om den lilla farbrorn.

Protagonista della vicenda è un signore non più giovane - lo si potrebbe definire anziano - del quale non si conosce il nome né altri particolari della sua vita, a parte il fatto che conduce un’esistenza solitaria a causa della sua statura decisamente piccola che porta la gente che incontra a ignorarlo oppure, talvolta, persino a deriderlo o umiliarlo.

L’uomo, come se non bastasse, indossa anche un brutto cappello. Un particolare questo che l’autrice evidenzia fin da subito nella narrazione con una punta, forse polemica, e di velata ironia, quasi a voler giustificare l’atteggiamento discriminatorio delle persone, ma in realtà con l’intento di evidenziare come spesso l’aspetto fisico e ciò che indossiamo determini il superficiale giudizio altrui.

Il protagonista soffre per l’isolamento e la monotonia della sua vita e vorrebbe tanto trovare un amico ma, nonostante la sua bontà d’animo, nessuno sembra voler stringere amicizia con lui. Cosicché trascorre spesso le sue giornate seduto sui gradini davanti all’ingresso della sua casa, quasi fosse in attesa di qualcuno.
La sua vita cambia all’improvviso grazie all’incontro con un cane grande e dall’aspetto simile a un lupo, ma dal carattere socievole e giocherellone.
Tra i due nasce fin da subito una reciproca simpatia e un rapporto di fiducia che li porta a condividere molto tempo e spazio insieme. Tra lunghe camminate, cibo condiviso e passeggiate all’aria aperta la loro amicizia si consolida, tanto da renderli in apparenza inseparabili.

Il racconto si snoda attraverso la descrizione delle varie stagioni che si susseguono nel corso dell’anno con i conseguenti cambiamenti del clima e del paesaggio in città.
Un giorno però compare nella storia, in modo altrettanto improvviso e misterioso come avviene con il cane, una bambina solitaria e dall’aspetto grazioso anch’ella in cerca di amicizia che subito riesce a ottenere la fiducia del cane dandogli del cibo e riempiendolo di attenzioni e di affetto. Il “signore piccolo piccolo”, che aveva conosciuto la felicità, torna a essere triste e a sentirsi solo perché il cane sembra avere attenzioni solo per la bambina e a un certo punto sparisce insieme a lei.
Riuscirà l’uomo a riconquistare l’amicizia del cane?

Il finale, estremamente semplicemente, si intona bene con l’intera storia decisamente più adatta ai piccoli lettori che a un pubblico adulto.
L’autrice comunque riesce in questo piccolissimo libro a dare un messaggio importante e a farlo comprendere ai bambini pur se con una storia elementare.
Spesso gli animali, proprio come i bambini, sanno stringere legami profondi più degli adulti, i cui pregiudizi e la durezza di cuore impediscono di relazionarsi in modo spontaneo, sincero e affettuoso al prossimo creando delle barriere ed emarginando chi è diverso dalla massa per l’aspetto fisico o per altre caratteristiche.
Libro, dunque, semplice semplice per trama e linguaggio, ma che contiene un grande insegnamento di vita per tutti noi.

Barbro Lindgren nata nel 1937 a Bromma, una delle 14 circoscrizioni amministrative in cui e suddivisa Stoccolma e situata a nord ovest della capitale svedese, scrive dal 1965 ed è nota soprattutto per i suoi libri per i bambini pur avendo scritto anche opere per gli adulti. I suoi libri sono stati tradotti in oltre trecento lingue.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Svezia come nel 1973 il premio Astrid Lindgren, celebre autrice con la quale non ha alcuna parentela ma una semplice omonimia, e nel 1977 la targa Nils Holgersson.

Un’altra autrice svedese di libri per l’infanzia che arriva al pubblico italiano dopo tanti anni. Da seguire con interesse.