Struggimento
- Autore: J. D. Landis
- Genere: Musica
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2015
8 giugno 1810 “Il giorno che Robert Schumann nacque” a Zwickau, in Sassonia, sulla riva sinistra del fiume Mulde “l’Imperatore Napoleone stava attraversando a cavallo la città con la sua colonna di salmerie lunga dieci miglia”. Bonaparte si stava dirigendo verso la Slesia e la Boemia “per conquistare l’Europa orientale, e dunque portarvi la libertà e i diritti dell’uomo e del Chambertin”. Robert era il sesto figlio di August, editore e traduttore che stava per iniziare la sua nuova impresa “la pubblicazione dei classici europei in edizione tascabile, cosa mai fatta da nessuno in precedenza”, e di Christiane, che amava cantare e suonare il pianoforte.
Passava il tempo e madre e figlio cantavano insieme ogni giorno e dopo averla ascoltata suonare il piccolo Robert a orecchio “iniziava a picchiare sui tasti, ad apportare variazioni”, a ricostruire la musica. Christiane avendo intuito la grande abilità del bambino, gli aveva fatto prendere lezioni di piano dall’organista della chiesa, il quale aveva avuto il merito di avvicinarlo a soli otto anni alle sinfonie di Haydn, Mozart, e alle sonate di un allora sconosciuto Beethoven. Negli stessi anni in cui Schumann cominciava a intraprendere seriamente la via della musica, “trappola che divora la vita”, nasceva a Lipsia nel 1819 Clara Wieck, talentuosa pianista acclamata in tutta Europa. La concertista era talmente brava che Chopin diceva di lei
“Non ho mai ascoltato una pianista che sappia improvvisare come lei a prima vista. L’unica donna in Germania capace di eseguire come si deve le mie opere”.
La bambina era nata in una casa, dove la musica regnava sovrana, il padre Friedrich aveva fondato una fabbrica di pianoforti ed era considerato uno degli insegnanti tedeschi di musica più importante della sua epoca. Inoltre, la madre di Carla, Marianne Tromlitz, cantava e suonava il pianoforte. La bambina amava ascoltare la mamma suonare “la musica la rendeva felice”. I due coniugi, dopo aver generato cinque figli, si erano separati quando la piccina aveva cinque anni e in seguito si erano risposati entrambi.
Nell’autunno del 1824, rimasta a vivere con il padre, Clara “ricevette da lui la sua prima lezione”. Una volta al giorno, Clara veniva esercitata anche sul tavolo della cucina imparando a muovere con agilità le dita:
“C’era la mano e anche l’orecchio”.
Al “suo piccolo genio”, man mano che cresceva, Fredrich insegnava non solo la musica ma anche che non sarebbe stato necessario “sacrificare la tua vita e il tuo genio” per il matrimonio. Ma Clara aveva undici anni quando, aveva incontrato per la prima volta Schumann sentendolo suonare appassionatamente. Schumann aveva “capelli scuri, folti, lunghi e selvaggi”, e i sensi acuti e desti di Clara ne erano stati travolti senza rimedio.
“Quel pianista pareva il desiderio fatto uomo”.
La giovanissima pianista suonava da due anni in pubblico quando aveva avuto modo di esibirsi per il violinista Nicolò Paganini, per il quale la ragazzina possedeva un “genuino senso della musica”. Wieck accompagnava sempre la figlia in tournée, Clara nella sua infanzia e adolescenza aveva suonato anche per Goethe, Liszt, Mendelsshon e Chopin. Nel 1830 Schumann era stato accettato come allievo residente di pianoforte da Wieck. Ora i due giovani si vedevano con regolarità e Robert si sentiva attratto e intimidito dalla forte personalità dell’undicenne Clara. Il padre era contrario a questo nascente sentimento, perché vedeva nel ragazzo lo scarso equilibrio mentale. Infatti, il famoso musicista “consumato dalla sua musica” che componeva in maniera compulsiva, tutto genio e follia, soffriva di forti disturbi nervosi che lo condussero a finire i suoi giorni nel manicomio di Endenich nel 1856.
In Struggimento, J. D. Landis dipinge un veritiero e ambizioso affresco della vita e della cultura europea della prima metà dell’Ottocento, negli anni in cui il romanticismo tedesco era al suo apogeo. Attraverso le lettere e i diari dei protagonisti, tra realtà e finzione, l’autore americano tratteggia con delicatezza l’anima e l’arte del tormentato Schumann e della sensuale e virtuosa del pianoforte Clara.
“Il mio amore per te è inesprimibile”.
Struggimento
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