Il terzo giorno. La prima indagine del commissario Colasette
- Autore: Paolo Nelli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2020
Paolo Nelli, con questo bellissimo romanzo, scritto molto bene, mi fa pensare a quando scriviamo del "piacere del testo", che non significa solo leggibilità e appeal, ma godimento della letteratura, che va oltre le intenzioni dello scrittore. Quando leggiamo un libro escono fuori le nostre idiosincrasie, le letture passate, i gusti personali.
Con Il terzo giorno. La prima indagine del commissario Colasette (La nave di Teseo, 2020) Nelli ha scritto un giallo poliziesco, che nella seconda parte si tratteggia di noir, ma la sua è una scrittura letteraria, che non si accontenta di trovare gli assassini o l’assassino alla fine dell’opera. La sua è anche una denuncia di un’Italia bigotta, crudele, che mal sopporta gli stranieri che vivono nel nostro paese. A un certo punto l’autore scrive proprio di un partito politico esistente, dicendo che se agli inizi ci si vergognava di dire che si era votato per quelle persone, ora per alcuni, è motivo di vanto.
Siamo in una piccola cittadina lombarda, in Brianza, Colle Ventoso: che non esiste, ma assomiglia a tanti paesi del luogo. In un condominio tre persone vengono trovate morte, almeno così sembra, ma il giovane Salvatore Cantoni, detto Tore, è in coma. Le vere vittime sono Ilde Ardenghi e un giovane bellissimo appena adolescente, di cui non si sa ancora il nome.
Il titolo del libro rimanda a un preciso lasso di tempo, tre giorni, dal venerdì Santo alla domenica di Pasqua. Giorni che celebrano la morte e la resurrezione del Dio cristiano, che si è fatto uomo.
Il caso è enorme e pieno di incognite. Quindi l’uomo Valerio Colasette, in quanto commissario, non può partire con la sua fidanzata Luna, una ragazza che è più giovane dell’uomo di oltre vent’anni. Lei parte lo stesso, gli amici in montagna non le mancano, soprattutto il biologo. Per quanto geloso di Luna, Colasette non crede che la loro storia avrà un futuro. Il commissario è un uomo complesso, che spesso si sente superiore per intuito e intelligenza ai suoi coetanei che hanno fatto carriera; di buone letture, spesso si sente votato al fallimento. Non trova un senso in quello che fa e manda lettere di dimissioni per farla finita con la polizia (non solo Colasette, ma quasi tutti i personaggi di Nelli non sono unidimensionali e stereotipati, come accade in altri libri gialli polizieschi e non penso a Camilleri, per carità).
Mentre le indagini proseguono, focalizzando l’attenzione su Davide Torti, partito per un pellegrinaggio di Pasqua, che ospitava in casa sua il ragazzo morto, finalmente riconosciuto come Gabriele Rizzato, un adolescente di grande bellezza, che viveva sequestrato, indagine parallele vengono svolte anche dall’assistente sociale Irene Iannone, che vive nel condominio, un tempo fidanzatina di Tore. Lei vive con la madre paralizzata che accudisce e con Piero, suo fratello. È quest’ultimo che con un linguaggio crudissimo, perché Nelli sta molto attento ai vissuti dei suoi personaggi, al modo in cui sono rappresentati, rivela che Tore era pieno di debiti, che i soldi li spendeva per una transessuale di nome Lory, molto bella, che Irene conoscerà.
Il romanzo di Nelli è anche un libro sull’autenticità. Lory non è una donna, Irene non è una della polizia, "anche se conosce da anni Colasette per una vicenda orribile"; Piero non è un bravo ragazzo e approfitta della gentilezza della sorella per non fare niente in casa, l’ispettore Ricci non è un buon investigatore, l’ispettore Codighiero non è furbo come si può pensare, e poi c’è Davide Torti...
L’unica che aiuta a mantenere sereno ma vigile il commissario di origine meridionale è l’ispettrice Maddalena Bercalli, anche lei in polizia contro qualcosa. Nel suo caso, contro i genitori. Non è così letteraria come Colasette, che cita la poesia di Pasolini dove sono i poliziotti i figli del popolo e non gli studenti, viziati figli della borghesia.
La Bercalli è risoluta, concreta nei suoi atteggiamenti, tanto che il lettore immagina un’attrice che possa impersonarla, perché Il terzo giorno di Paolo Nelli potrebbe diventare un film molto avvincente. Chiaramente si perderebbero nell’opera cinematografica il linguaggio particolare, preciso, pieno di virgole, così come la consapevolezza di vivere circondati dal Male, che ha così tante facce che non ci stanno in un solo film. Da leggere assolutamente.
Il terzo giorno. La prima indagine del commissario Colasette
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