Tra le pieghe delle parole
- Autore: Gian Luigi Beccaria
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2008
Perché chiamiamo Oscar la statuetta d’oro e croissant il cornetto a forma di mezzaluna? E dove hanno avuto origine espressioni come: «Cavarsela per il rotto della cuffia» o «Allevare una serpe in seno» o «Fare la gatta morta»? Perché il luogo dove abitiamo porta quel nome, e qual è l’origine dei nostri cognomi?
Leggendo questo incipit la curiosità per la ricerca dell’origine di una parola o di un modo di dire si è risvegliata in me e mi ha portato alla lettura di questo saggio di Gian Luigi Beccaria. “Tra le pieghe delle parole” è decisamente indicato a chi ami l’etimologia, a chi provi un certo interesse nel capire perché certe parole si affermino e altre muoiano, a chi abbia interesse a indagare, ad andare a fondo e a non fermarsi in superficie.
Il libro fa un bell’excursus del linguaggio nei vari periodi storici, perché studiare l’etimo significa inevitabilmente andare indietro nella storia e confrontarsi con essa. E qui sta la bellezza di questo libro a mio parere, perché a parte la curiosità fine a sé stessa nello scoprire perché quel modo di dire ha quel particolare significato, studiare la natura intima di una parola vuol dire spesso capire come vivevano i nostri antenati, quello in cui credevano, quello che era importante per loro. Riusciamo a capirne le condizioni sociali ed economiche. Ci si può imbattere in alcuni casi in soprusi, ingiustizie e razzismo, in altri in qualcosa di poeticamente tenero (come quando leggi che embrione, coniato sul gr. enbryein, significa «ciò che fiorisce dentro»; e che nubile viene dal latino nubile(m), a sua volta dal verbo nubere, "sposarsi": le nozze in latino sono le nuptiae, ma hanno la stessa radice di nubes "nube", perché la sposa veniva velata, come fanno le nubi quando coprono il cielo e la luce»). Riusciamo insomma a tirarne fuori un aspetto sociale e culturale abbastanza preciso e dettagliato in alcuni casi.
La lingua è fatta a strati e come tale testimonia le stratificazioni del tempo, protrae nel presente immagini e pareri condivisi e sedimentati nei modelli sociali e culturali del passato. E quello che viene fatto in questo libro è andare a cercare e investigare tra le pieghe di questi strati. E torniamo indietro, indietro fino a quando la radice comune di una parola italiana e di una cinese ci può far capire che in fondo non eravamo (e forse non siamo) poi tanto diversi.
Tra le pieghe delle parole. Lingua storia cultura
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