Troppo caldo per morire di Laura P. Cavallo

Laura P. Cavallo, avvocato, vive e lavora a Torino. Dopo il successo de Il dubbio dell’avvocato, torna con la sua protagonista di carta, Alessandra Rizzo, nel libro intitolato Troppo caldo per morire, edito da Golem edizioni.

Alessandra Rizzo, in una torrida estate torinese, deve occuparsi di due casi importanti: uno vede la scomparsa della piccola Anna, che sparisce di casa e la madre viene accusata. L’altro vede Cesare, giovane ragazzo, che cade da una finestra nell’Università torinese di Palazzo Nuovo. Omicidio o suicidio? C’è forse un sottile filo rosso che percorre entrambi i casi? L’avvocato Alessandra scenderà negli abissi della sofferenza più atroce per scoprire la verità. Sarà lei stessa in grado di sopportare tale ignominia o ne verrà travolta?

Un giallo classico, dove ad investigare è una donna avvocato, preparata, indomita, forte nonostante le ferite vecchie e nuove. Un bel personaggio, di grande umanità e passione. Su tutta la narrazione domina il ritratto della città di Torino, ambivalente per antonomasia:

“Torino è una città magica anche d’estate. Una città che si adatta ogni stagione, bella di notte, con la Mole che svetta sopra la città che dorme, signora di giorno che sovrasta il rumore dei tram mentre girano intorno alle persone che camminano e calpestano piazza Castello, via Po e via Garibaldi. Torino città viva, di cultura, di movida che si è spostata dai Murazzi a San Salvario, dell’aperitivo alla Gran Madre, delle urla dei mercanti di Porta Palazzo.”

Una trama ben congegnata, dialoghi frammisti ad una prosa chiara e lineare, personaggi abilmente e minuziosamente descritti, sono i tratti chiave di un romanzo che si legge con curiosità e passione. Per gli amanti del genere giallo, e più in generale per chi ama le belle storie, seppur tinte di giallo e di suspense.