Tu sei la tua storia di Francesca Sanzo

“Si scrive per noi, per gli altri, per il riflesso che noi stessi vediamo negli altri, per i nostri morti, per i nostri ricordi, ma anche per i posteri, perché si ha l’illusione che ci potranno ascoltare”.

Con una delle più belle frasi di Antonio Tabucchi si apre l’ultimo lavoro della brava autrice bolognese Francesca Sanzo, pubblicato da Giraldi Editore e in libreria da pochi giorni. Una guida per chi volesse realizzare il desiderio di raccontare di sé e della propria vita, perché in ognuno di noi vi è una storia.

Ma come si affronta e quale deve essere il primo approccio alla scrittura autobiografica? “Tu sei la tua storia. Scrivi un racconto, narrati online e comunica con la scrittura autobiografica” è una lettura d’incoraggiamento alla scrittura e ad affrontare la paura che le parole non possano fuoriuscire, scrive Luisa Carrada nella prefazione al libro. Un testo che ci accompagna nel percorso da compiere, dal trovare la storia da scrivere all’editing. Scegliere cosa si vuol narrare è il primo passo, “il filone narrativo”, comprendersi guardando nella propria memoria, riconciliandosi “con le parti nascoste di noi”.
Francesca Sanzo nella sua scrittura pone sempre tutta se stessa, la sua anima, i suoi sentimenti come nel libro di successo “102 chili sull’anima”, nel quale ha narrato senza pudori, censure e con tanto cuore la trasformazione del suo corpo, “la muta”, e in particolare il suo cambiamento interiore.
Scrivere di sé stessi non è facile, che ci si narri su di un blog con microstorie originali o sui social mettendosi in gioco, e non è solo una terapia, come molti suggeriscono, per superare un periodo doloroso della propria vita. La scrittura autobiografica, la scrittura-verità come sottolinea la nostra autrice, deve essere condivisione e un allenamento costante che stimoli la propria creatività. Ogni qual volta si ha qualcosa da ricordare è bene porre su carta, in un piccolo quaderno o sui fogli di un diario come quando si era adolescenti. L’oggetto narrativo, il ricordo, può essere trasformato in una storia che appartiene alla nostra memoria divenendo poi una storia collettiva,

“l’io che si narra diventa un io protagonista”.

È il potere delle parole e il racconto delle immagini, attraverso le quali gli altri si emozioneranno, così come è stata la narrazione di Tabucchi, scrive Francesca Sanzo, la magia che detta la scrittura.

“Scrivere di sé significa compiere un viaggio nella memoria, tornare e raccontare quello che abbiamo visto: il modo in cui scegliamo di gettare una luce su alcuni eventi lasciandone in ombra altri e il messaggio che decidiamo di condividere sono il fine e il senso stesso del fare scrittura autobiografica”.

A questo punto, scrive l’autrice, chi vorrà cimentarsi dovrà prestare attenzione a dei piccoli accorgimenti, consigli pratici, adoperando “la spirale autobiografica”. Altro non è che il metodo dal quale si deve partire per iniziare la narrazione: una lista di “eventi memorabili” della propria vita che tracci le linee dal centro verso l’esterno, proprio come la spirale della chiocciola colorata scelta come copertina del libro. Ogni storia con le sue sfide, ostacoli, cadute, diverrà racconto, seguendo queste piccole e importanti fasi di costruzione fino al rileggersi e al saper sottrarre, proprio come scriveva Calvino sulla buona scrittura, per dare leggerezza alla propria narrazione. “Tu sei la tua storia” è una guida preziosa, ben scritta, facile da comprendere, suggestiva e professionale. Un libro, un vademecum che ci può aiutare a dare forma alle nostre emozioni, a saperle guardare dal di fuori, nato non solo dal desiderio di offrire qualche suggerimento a chi voglia comunicare con le parole ma anche frutto dell’esperienza della nostra scrittrice sia come autrice, blogger ed esperta di comunicazione. Buona lettura!