Tutte le altre sere
- Autore: Dara Horn
- Anno di pubblicazione: 2013
“Tutte le altre sere” di Dara Horn, romanzo ambientato nell’America dilaniata dalla Guerra di Secessione, mescola abilmente fatti storici e personaggi realmente esistiti che s’intrecciano alla vicenda del soldato dell’Unione Jacob Rappaport appartenente al Diciottesimo reggimento di fanteria New York.
“Dentro un barile sul fondo di un battello, con una borraccia d’acqua incastrata fra le gambe e un pacchetto di veleno nascosto in tasca”
il diciannovenne Jacob avvertiva una stretta allo stomaco, perché sapeva che stava per fare qualcosa di sbagliato. Il soldato, mentre aspettava che la seconda infinita notte trascorresse all’interno della stiva del battello di contrabbandieri che lo stava portando a New Orleans “città infestata dai fantasmi”, ripensava a quando tutto era cominciato, un anno prima, durante la Pasqua del 1861.
“Quella fredda notte di marzo era sospesa davanti ai suoi occhi come un velario”.
A casa dei genitori di Jacob in Madison Square a New York, il lungo tavolo da pranzo era carico di vino e pietanze e, disposti lungo i due lati, c’erano i soci in affari di suo padre con mogli e figli. Il padre di Jacob Marcus Rappaport, fondatore della Rappaport Mercantile Import - Export, venticinque anni prima era arrivato dalla Baviera e come molti altri individui di religione ebraica prima di lui aveva trovato la Terra Promessa in America. Jacob era sempre più turbato dalla possibilità, che gli si era insinuata nella coscienza come un odore lieve ma penetrante e persistente, di non essere altro che uno dei tanti acquisti di suo padre, una delle tante meraviglie guadagnate con il sudore della fronte che l’America, nella sua infinita generosità, gli aveva concesso di possedere. Quella stessa sera Marcus aveva annunciato il fidanzamento di Jacob con la figlia di un uomo d’affari ma la notte prima del matrimonio il ragazzo era fuggito da casa per arruolarsi.
Dopo aver scoperto che la vita militare gli si confaceva, Jacob era stato incaricato di una missione omicida: avvelenare, durante la cena del Seder, Harris Hyams commerciante di zucchero e marito della sorella di sua madre. Suo zio era una spia di altissimo livello che aveva legami con lo “statista di talento” Judah P. Benjamin, primo ebreo membro di un governo nella storia americana. Durante la Guerra Civile Benjamin fu il più stretto consigliere e confidente del presidente confederato Jefferson Davis e funse anche da capo dei servizi segreti per operazioni inizialmente organizzate in Canada, dove facevano base molti agenti confederati. Infatti l’uomo politico “aveva scelto di consacrare le sue doti, tra tutte le nazioni sulla faccia della terra, alla Confederazione Sudista presso cui prestava con fervore la sua opera di Segretario di Stato”. Hyams e Benjamin erano coinvolti in una congiura: “un attentato. Contro il presidente Lincoln”. Jacob avrebbe imparato presto che un vero uomo è chi eccelle nel dissimulare le emozioni e nel fingere in modo convincente giacché “i rapporti umani sono resi più facili dalle bugie”.
Durante la cena del Seder (la Pasqua ebraica), che ricorda l’esodo e la liberazione del popolo israelita dall’Egitto, il soldato Rappaport avrebbe avvelenato suo zio per un fine supremo: liberare la popolazione di colore dalle catene della schiavitù.
“In ogni generazione ognuno deve considerarsi come se fosse personalmente uscito dall’Egitto”.
Nella mensa pasquale Jacob, un attimo prima di diventare un assassino, mentre sfogliava il libro di preghiere che aveva tra le mani immaginava che
“quella sera fosse davvero diversa da tutte le altre sere, che in qualche modo quella sala da pranzo si fosse separata dal mondo dove il passato conduceva al futuro e le azioni avevano delle conseguenze, che la persona che era quella sera fosse un’eccezione, del tutto estranea alla persona che era stato o a quella che sarebbe diventato”.
Tutte le altre sere (titolo originale del volume: All Other Nights) è un evidente riferimento alla prima delle tradizionali Quattro Domande che si recitano durante il Seder di Pasqua:
“Perché questa sera e diversa da tutte le altre sere?”
L’autrice, inclusa dalla rivista letteraria Granta tra i venticinque migliori giovani narratori americani, ha affermato di aver imparato l’ebraico da bambina per leggere la Torah e di aver cominciato a studiare yiddish per capire gli scrittori di fine Ottocento. Alla sua riuscita terza prova letteraria, Dora Horn ha il merito di portare alla luce una storia finora poco nota quella della comunità ebraica americana. Nel 1860 vivevano negli Stati Uniti approssimativamente 130mila ebrei i quali erano sparsi per tutta la nazione, con la comunità più vasta a New York e la seconda, per numero, a New Orleans. Questi americani erano divisi quanto il resto del paese sulle questioni che riguardavano la Guerra Civile, di solito su base geografica, ma non sempre.
“I giudizi dell’Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti” (La Sacra Bibbia, Salmi 19: 9 - 10)
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