Tutte le donne che ho dentro di Elisabetta Comastri

Un libro che si legge d’un fiato. Versi che si rincorrono creando cerchi e linee rette, infinite nostalgie e emozioni ricorrenti.
I versi di Elisabetta Comastri racchiudono una storia e la raccontano con un ritmo cantilenante e sordo, che a volte ci lascia sognare, altre volte ci porta all’inferno sei sentimenti, del dolore.

Tutte le donne che ho dentro: la scrittrice riesce a farcele vedere, parlandoci di loro attraverso se stessa. La scrittrice è come vindice di tutti i destini delle donne: l’adolescente, e poi la madre, e l’amante, l’amica, la scrittrice. Per ognuna un destino, per tutte un sentire forte che le unisce.
I versi che aprono la raccolta, quelli che danno il titolo all’opera, sono perfettamente agganciati, come in un cerchio, ai versi che chiudono il libro, “Le donne che percorro”.

E’ come se la scrittrice volesse presentarci “tutte le donne che ha dentro”, quelle che lei “sente” quasi come in un movimento emotivo di “compassione”, per dirci poi che le ha “percorse” insieme a noi lettori, in uno scambio emotivo in cui la scrittrice mette in gioco qualcosa che il lettore conosce. Dà parole a ciò che il lettore conosce e sono parole “giocate” su ritmi e suoni che si intrecciano spesso in maniera originale, inconsueta, al punto da lasciare storditi, al punto da non farci pensare alle parole, ma soltanto a ciò che esse evocano in ciascuno di noi.
E questa è poesia!