Tutti si muore soli. La prima indagine del commissario Veneruso di Diego Lama

Diego Lama è nato a Napoli, dove vive e lavora come architetto. Tutti si muore soli è il suo debutto nella collana Il Giallo Mondadori. Un libro giallo, curioso con una nuova figura di investigatore, il commissario Veneruso, che opera a Napoli nel luglio del 1883. Un uomo raffinato e periglioso investigatore, per cui:

“Il suo ispettore faceva pena, una pena infinita: avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo e piangere con lui sulla sua spalla perché il commissario, al di là della eterna collera, aveva un cuore grosso e grasso, e si commuoveva facilmente, anche se non piangeva mai. Mai.”

Veneruso è capo di una squadra così composta:

“Gaetano Cuomo, Mimmo Rocco e Salvo Serra. Volendo paragonarli a tre animali – pensò Veneruso, sempre assai bonario con i suoi uomini- gli vennero in mente rispettivamente un topo, un maiale e un cavallo; Esposito invece somigliava più a una vecchia volpe.”

Veneruso, dopo essere stato duramente colpito da una fastidiosa influenza, che lo ha costretto a letto per una settimana, torna ad essere operativo, ma una brutta indagine lo aspetta: quella che riguarda la morte di una contessa:

“La baronessa Salomè, la gran benefattrice, è stata uccisa. La donna è stata strangolata da lacci nel letto, nuda.”

Una storia che a ben vedere può sembrare di corna e gelosia, ma che di fatto non lo è. Inoltre altre morti si affacciano sulla scena del delitto: uno studioso di Milano viene pugnalato nella Biblioteca Nazionale e una prostituta-bambina uccisa nel suo letto di “lavoro”. Cosa accomuna queste morti? C’è, forse, un sottile filo misterioso che scorre silenzioso, quanto traumatico ? Riuscirà il nostro protagonista a superare una così brutta giornata?

Oltre ad essere un giallo perfetto, il libro è una buona e precisa raffigurazione del tempo passato. Scoperte determinanti sono destinate a sconvolgere i tempi, come quella della scoperta del caffè:

“Da qualche mese era sorta una nuova moda a Napoli e nelle grandi città europee: quella di offrire il caffè caldo e profumato in botteghe che affacciavano sulla strada, dove si consumava in piedi o seduti ai tavolini.”

Un noir raffinato e abilmente costruito. Per gli amanti del genere una perla letteraria di grande mistero. Per gli altri una lettura perfetta, con un nuovo investigatore pronto a calcare le scene della letteratura di genere. Una lettura coinvolgente e intrigante, anche grazie all’ambientazione della vicenda narrata, con particolare minuzia. Bellissima lettura, che mi ha molto divertito.