Uccidi il male di Davide Simon Mazzoli

Davide Simon Mazzoli, scrittore, regista e produttore cinematografico, pubblica con la casa editrice La Corte un thriller ad alta tensione, intitolato Uccidi il male (2021).

Narra la storia del poliziotto Alexander Wolf, un uomo distrutto dalle sofferenze:

“Alexander Wolf, il suo amico ed ex superiore; l’Americano, lo chiamavano per via della sua doppia cittadinanza. Era stato il commissario della terza sezione della squadra Mobile di Milano e, sebbene fossero passati anni da quando era stato deposto per via del suo arresto, ancor oggi, dopo aver scontato una pena per omicidio, si ostinava a voler collaborare in incognito alle indagini di polizia, trascinando Giorgio in una follia dopo l’altra. […] Alexander non sopportava le anomalie e rifiutava le diversità. Era un tipo molto semplice nella sua complessità, e quando pensava a sé, si detestava immaginandosi come Philippe Petit a camminare in bilico sul sottile filo teso tra la pazzia e la normalità. Una vita che l’aveva costretto a portarsi dentro un segreto, per lui una vergogna, che non aveva mai rivelato a nessuno.”

Undici anni prima, infatti, il Killer denominato il Profeta dell’Apocalisse gli ha ucciso moglie e figlioletto a Milano, dopo averli sottoposti a torture indicibili. Alexander non lavora più in polizia da allora, perché ha ucciso a sangue freddo uno dei Cavalieri e per questo ha anche scontato una pena detentiva. Uscito di prigione si è trasferito nella sua villa a Varenna, dove vive con la figlia rimasta. Vive a contatto costante con i suoi demoni, ma tutto sommato riesce a far fronte a tutto. Merito, soprattutto, della sua amicizia con il poliziotto Giorgio Alberghetti, con il quale proseguono una personale e del tutto arbitraria indagine sul vecchio caso.

Una sera, tornando a casa dopo un’allegra serata passata con gli amici, trova una lettera dall’inconfondibile, per lui, colore carta da zucchero. È del Profeta dell’Apocalisse. Lui è tornato e promette di compiere altre stragi. Il Male e il sangue sono tornati, con prepotenza e senza limiti. L’obiettivo è di ripulire il mondo, facendo scorrere il sangue purificatore senza limiti.
Come reagisce Alexander?

“Il cervello sciabordava senza sosta, galleggiando nella pozza di acido bollente che gli stava bruciando fronte e tempie. I suoi occhi erano rapiti, persi, fissi sulla sottile cortina di fumo nero che aveva iniziato a levarsi dai tetti in fondo alla vita."

Si apre, così, una tesa caccia all’uomo che termina con un finale aperto, che dà adito a una possibile successione del romanzo.
Una lettura tesa, adrenalinica. I personaggi sono ben descritti, sia i maggiori che i minori. La trama è ben composta e delineata. La lettura di questo thriller è al cardiopalmo, e ricorda, per certi aspetti, quella tipica dei thriller americani. Per gli amanti del thriller che suscita emozioni forti e vivide.