L’ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre
- Autore: Costanza Afan de Rivera
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2020
Costanza Afan de Rivera, erede della gloriosa dinastia dei Florio che tanto lustro ha portato alla terra di Sicilia, con questa sua opera di esordio vuole recare omaggio a sua madre Giulia, figlia di Ignazio e di donna Franca Florio, all’anagrafe Franca Iacona della Motta dei baroni di San Giuliano.
Su donna Franca vi è una vasta letteratura a lei dedicata, non ultima quella di cui è autore Salvatore Requirez (cfr. Con gli occhi di Franca, Nuova Ipsa, 2018), che nei giorni scorsi ha presentato con Pasquale Hamel questo volume. Sui Florio vi sono i preziosi lavori di Vincenzo Prestigiacomo, ma tra quelli dedicati a donna Franca, non può non farsi menzione dell’attento e preciso lavoro di Anna Pomar (edito da Novecento, 2008). Proprio sulla scia del libro della Pomar, pare muoversi adesso con questa convincente e ben scritta opera di letteratura e insieme di ricostruzione storica Costanza Afan de Rivera che, pone al centro della narrazione la figura de “L’ultima leonessa”, la figlia minore di donna Franca.
I Florio hanno rappresentato un ideale, un mito per tutti i Siciliani e su questa gloriosa famiglia vi è stato in ultimo il libro di successo di Stefania Auci (I Leoni di Sicilia, editore Nord, 2019), che ha rivisitato in chiave romanzesca le loro vicende. Si alterna, nella storia dei Florio, il periodo di massimo splendore che desta stupore e ammirazione a quello della decadenza che invece suscita delusione e rimpianto per dei protagonisti dello sviluppo economico dell’Isola.
Alla vasta produzione storica, letteraria e romanzesca sui Florio, ecco ora aggiungersi un tassello importante. L’ultima leonessa è un atto d’amore di una figlia nei riguardi della madre, un genitore particolare di una famiglia che aveva come simbolo un leone, ma Giulia non si iscrive nel registro familiare e nello stile di vita dei Florio. Giulia è una giovane semplice, bella ma non colta come la madre; è una donna che amava poco il lusso e possedeva però un carattere sensibile e generoso, desiderosa di un affetto che forse non aveva avuto.
Giulia Florio andò sposa al Marchese Afan de Rivera, appartenente a una nobile famiglia romana di origine napoletana, personaggio di rilievo, dimorando in uno splendido edificio, Palazzo Costaguti, con una porta che si affaccia sul Ghetto di Roma. E la generosità di Giulia Florio si manifestò nel suo impegno nel salvare alcuni ebrei che vennero nascosti e mantenuti per parecchio tempo nel Palazzo nonostante il pericolo che la situazione comportava. Dopo la retata dei tedeschi del 16 novembre 1943 molti di essi furono difatti condotti nei campi di sterminio da dove pochissimi fecero ritorno. Nel 2002 in memoria e ringraziamento dell’impegno umanitario profuso dai genitori, a Costanza Afan de Rivera è stato consegnato l’attestato e la medaglia di “Giusto fra le Nazioni”.
Del suo forte e combattivo carattere "l’ultima leonessa" diede dimostrazione ancora fronteggiando Kappler, quando venne imprigionato lo zio Vincenzo e la moglie. Un personaggio, quindi, che meritava questa biografia che solo una figlia era legittimata a scrivere con i crismi della sincerità e autenticità in una pregevole opera che desta curiosità e interesse. L’ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre è un libro che si collega a particolari momenti del vissuto dell’autrice e della madre. Un’ottima e piacevole lettura di un prodotto letterario di qualità scritto con garbo ed eleganza.
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