Un giorno, un cane di Gabrielle Vincent

Un cane viene fatto scendere da un’automobile e si ritrova solo sul ciglio della strada. La vettura si allontana in fretta e vano risulta essere l’inseguimento dell’animale che rischia, in seguito, di essere investito e provoca lo scontro tra due auto. Impaurito, fugge via dal luogo dell’incidente e inizia a vagabondare per le vie della città, tra l’indifferenza di alcuni passanti e la palese ostilità di chi lo scaccia in malo modo. Dopo tante sfortune c’è, però, il dono di un incontro fortuito con un bambino destinato forse a diventare un nuovo compagno di giochi e di avventure.

“Un giorno, un cane”, realizzato dall’illustratrice Gabrielle Vincent (Bruxelles, 1928 - Bruxelles, 2000) e pubblicato da Gallucci nel 2011, è il delicato racconto di una di quelle storie genuinamente toccanti in cui la potenza delle immagini è tale da rendere superflua la componente verbale. L’assenza di parole è, infatti, bilanciata da disegni di estrema semplicità che, con pochi, efficaci tratti, riescono a emozionare e a lasciare il segno nei lettori.
In molte pagine il divario tra la grandezza dello sfondo bianco e le piccole dimensioni del cane contribuisce a far sembrare quest’ultimo ancora più fragile e spaesato, in un ambiente estraneo e pericoloso.

Il volume ha, dunque, anche il merito di sensibilizzare e indurre a riflettere sull’abbandono degli animali, un fenomeno deplorevole che raggiunge ogni anno vette tragiche soprattutto nel periodo delle vacanze estive. Evidente è, allora, l’atto di accusa nei confronti di coloro che si sottraggono ai propri doveri e al peso delle responsabilità legate al mantenimento e all’educazione di un animale domestico. Il cane è qui vittima innocente delle azioni crudeli dell’uomo e dei proprietari senza scrupoli che hanno deciso di sbarazzarsene. Lo splendido finale mitiga il senso di amara malinconia che pervade tutto il libro e regala un barlume di speranza, lasciando intuire che il cane abbia trovato qualcuno pronto ad accoglierlo e a prendersi cura di lui e con cui instaurare davvero un rapporto di amore incondizionato e di reciproca lealtà.